Il figlio psicopatico di un medico pluriomicida fugge dall'istituto dove è ricoverato, per recarsi nella città in cui il padre è stato catturato. Il medico uccideva le sue vittime seguendo un preciso tema chirurgico allo scopo di trovare un donatore di cuore per un suo concittadino.
SCHEDA FILM
Regia: Manny Coto
Attori: Larry Drake - Dr. Evan Rendell, Cliff De Young - Tom Campbell, Richard Bradford - Ufficiale Hank Magruder, Michelle Johnson - Tamara, Holly Marie Combs - Jennifer Campbell
Sceneggiatura: Graeme Whiflr
Fotografia: Robert Draper
Musiche: Brian May
Montaggio: Debra Neil-Fisher
Scenografia: Bill Malley
Costumi: Sandra Culotta
Effetti: Damian Klaus, Susan Mallon, Steve Rein, Gene Warren Jr., Paul Cary Special Effects, Kurtzman Nicotero & Berger EFX Group Inc., Fantasy II Film Effects
Durata: 88
Colore: C
Genere: HORROR
Produzione: LARGO INT.
Distribuzione: PENTA FILM - PENTAVIDEO, MEDUSA VIDEO (PEPITE)
NOTE
- REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1994.
CRITICA
"Si sa che il genere gore, l'horror al sangue, ha i suoi patiti; e tra questi i più resistenti di stomaco troveranno modo di appagarsi in questo sanguinoso delirio visivo. Altri, entrati al cinema per caso, saranno spesso indotti a chiudere gli occhi per frenare il disgusto. Comunque 'Dr. Giggles' è sorretto da trucchi ed effetti speciali studiatissimi e calibrati; e il regista Coto ha l'aria di aver frequentato le cineteche, prova ne sia la citazione da 'La signora di Shanghai' di Orson Welles di cui il film traduce in termini di orrore la sequenza degli specchi." ('La Stampa', 29 agosto 1993).
"Globuli rossi in libero flusso lungo i canali sanguigni valvole atriali, battito della pompa cardiaca regolare, e la voce fuori campo del chirurgo che spiega l'operazione a cuore aperto in corso.
A metà strada tra 'Viaggio allucinante' e un documentario medico, l'esordio thrilling in danza macabra del regista Manny Coto. (...) "Di solito tutti diventiamo apprensivi quando si tratta di andare dal medico - confessa il regista - . E vorrei che 'Dr. Giggles' rappresentasse per i medici quello che 'Psycho" ha rappresentato per le docce': questo la dice tutta sull'ironia gustosa che a tratti giustifica il film, unito a un certo spirito di malvagia e irriverente bizzarria." ('Paese Sera', 3 agosto 1993).