Dowaha

3/5
Donne sull'orlo dell'emancipazione per la tunisina Raja Amari in Orizzonti. Regia sicura, interpreti vigorose

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SVIZZERA 2009
Le giovani Aicha e Radia vivono con la madre in un alloggio per domestici in una casa abbandonata, ma il loro tranquillo ménage viene sconvolto dall'arrivo dei nuovi inquilini, una coppia di giovani sposi. La coabitazione è difficile, anche perché le tre donne non vogliono lasciare la casa in cui vivono da tempo e che custodisce tutti i loro segreti e d'altra parte non hanno intenzione di far scoprire la loro presenza ai nuovi arrivati. La situazione si complica ulteriormente quando Aicha, la minore, comincia a essere attratta dagli "estranei"...
SCHEDA FILM

Regia: Raja Amari

Attori: Hafsia Herzi - Aicha, Sondos Belhassen - Radia, Wassila Dari - Madre, Rim El Benna - Selma, Dhaffer L'Abidine - Ali

Sceneggiatura: Raja Amari

Fotografia: Renato Berta

Musiche: Philippe Heritier, Erik Rug

Montaggio: Pauline Dairou

Scenografia: Kays Rostom

Costumi: Nabila Cherif

Altri titoli:

La berceuse

Buried Secrets

Durata: 91

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: HDCAM, BETA NUM, 35 MM (1:1.85)

Produzione: NOMADIS IMAGES, AKKA FILMS, LES FILMS D'ICI

NOTE
- IN CONCORSO ALLA 66MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009) NELLA SEZIONE 'ORIZZONTI'.
CRITICA
"Fiaba moderna e crudele come l'originale, Cenerentola, che i fratelli Grimm e Charles Perrault hanno riscritto sull'onda del mitico racconto di origine incerta, forse cinese, forse egiziano, 'Dowaha' ('Buried Secrets', segreti sepolti) conferma una grande regista, Raja Amari, studi di letteratura e cinema tra Tunisi (dove è nata nel '71) e Parigi, al suo secondo lungometraggio. (...) Un film da concorso, passato a Orizzonti, un'opera dark, in costante tensione emotiva, claustrofobica incursione nei desideri negati di tre donne che vivono nascoste nei sotterranei di una villa, il castello da mille e una notte, con sontuose cupole moresche e l'eco di un passato fiabesco. (...) Fuori genere eppure intessuto di noir e horror, 'Dowaha' è uno dei film più innovativi visti finora. Spaventa come nemmeno nella progressiva alternanza di reale e extra reale, un 'The Others' trasferito dall'inferno alla terra. Donne contro donne, tradizione e ipocrisia come armi per abbattere ogni desiderio. Donne agenti dell'abuso di potere maschile. A proposito di burka e burkini. Non finirà come Cenerentola, ma l'happy end può assomigliare anche a una ragazza con il vestito bianco macchiato di sangue, vagabonda sorridente tra i colori e le luci di Tunisi." (Mariuccia Ciotta, 'Il Manifesto', 05 settembre 2009)