Frenzy, giovane disegnatrice delle strip ispirate al personaggio di "Ruby la donna zanzara", da qualche tempo non ha più ispirazione: l'editore le rimprovera il fondo pessimista delle storie e lo scarso "sex-appeal" del personaggio. Frenzy, anche se non lo ammette con l'amica del cuore Maischa, infermiera, sente la mancanza di un compagno. Durante un week-end, in cui Maischa con una scusa ha evitato di vedersi con l'innamorato Klaus, le due vanno ad una mostra, dove Maischa viene attratta dal giovane René, che tenta in tutti i modi di conquistare: dapprima gli sfila davanti in tuta da jogging al parco, e la sera ad una festa ottiene il sospirato incontro con relativo appuntamento. Ma René deve sistemare l'amico Mark, di passaggio in città: così Frenzy, assai riluttante, gli dovrà fare da guida. Mentre Maischa passa una notte con René, accorgendosi, delusa, che è interessato solo al sesso, il simpatico Mark a poco a poco fa breccia nel cuore di Frenzy, che se ne innamora al punto di andare in crisi quando lui non le telefona per un'intera giornata, come le aveva promesso. E mentre le due donne si confidano le loro frustrazioni e disappunti, ecco apparire Mark a sorpresa: è stato fuori un giorno con René ma prima di partire vuol rivedere Frenzy. Così, mentre la disegnatrice ha trovato un amore, sia pure "pendolare", l'altra dovrà rassegnarsi a ritornare con Klaus, anche se un'amica le ha confidato di averlo visto, nello stesso week-end, con un'altra.
SCHEDA FILM
Regia: Katja von Garnier
Attori: Katja Riemann - Frenzy, Nina Kronjager - Maischa, Gedeon Burkhard - René, Max Tidof - Mark, Daniela Lunkewitz - Susa, Peter Sattmann - Schwarz, Jochen Nickel, Carola Höhne - Sorella di René, Stefan von Moers, Jophi Ries
Soggetto: Hannes Jaenicke, Benyamin Taylor, Katja von Garnier
Sceneggiatura: Hannes Jaenicke, Benyamin Taylor, Katja von Garnier
Fotografia: Torsten Breuer
Musiche: Tillmann Hohn, Peter Wenke
Montaggio: Katja von Garnier
Scenografia: Anni Brunner, Irene Edenhofer, Nikolai Ritter, Mike Schafer
Arredamento: Nikolai Ritter, Mike Schafer
Costumi: Birgit Aichele
Altri titoli:
Sin maquillaje
Durata: 55
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: ARRIFLEX 16 SR3, 35 MM (1:1.66)
Produzione: KATJA VON GARNIER, EWA KARLSTRÖM, URS AEBERSOLD PER ARNOLD & RICHTER CINE TECHNIK (ARRI), HOCHSCHULE FÜR FERNSEHEN UND FILM MÜNCHEN (HFF), VELA-X FILMPRODUKTION MUNCHEN
Distribuzione: INTERNATIONAL MOVIE COMPANY - I.M.C. (1994) - DELTAVIDEO
CRITICA
"Non nego che i caratteri, soprattutto quelli delle donne, siano disegnati bene e che anche i ritmi, nel racconto, siano sciolti quel tanto che si addice a una commedia indirizzata qua e là a prendere anche una piega sentimentale, ma se le pagine sparse possono farsi apprezzare, se certi scontri, certi piccoli drammetti subito risolti hanno un loro peso, nel suo insieme il film - brevissimo - non ha mai la compiutezza necessaria, esita sui temi da scegliere, incespica al momento di concludere (anzi di non concludere) e sia per la sua brevità, sia per quei tanti momenti inespressi finisce per assomigliare a un saggio di diploma destinato ad una scuola di cinema che non ad un'opera pensata e realizzata in vista della sua uscita nei circuiti cinematografici normali. Comunque momenti vividi ce ne sono, i dialoghi sono spesso frizzanti e disinvolti e il clima che avvolge l'azione ha, anche nei passaggi sentimentali - più tesi, una sua furba propensione all'ironia (se non addirittura al sarcasmo) che non fatica a convincere. Convincono anche per la loro disinvoltura, le due interpreti principali, per il momento abbastanza sconosciute nel panorama del cinema di oggi: la disegnatrice di fumetti è Katja Riemann, non bellissima ma con espressioni intense, l'amica cui si rifà per le sue creazioni è Nina Kronjager, divisa fra la voluttà e l'innocenza; con grazia ed equilibrio." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 9 giugno 1994)
"Ci sono i film culto e ci sono i film caso, 'Donne senza trucco' appartiene alla seconda categoria. Un film piccolo piccolo, simpatico, turbo, fortunatissimo, che ha conquistato le platee tedesche senza un nome (di attore, autore, produttore) senza uno scandalo, senza nulla che non sia la forza della situazione che racconta. E, per chi non cerca necessariamente il capolavoro, il suo film va giù leggero e frizzante come una bibita estiva, con un piccolo retrogusto amarognolo di verità. In più, a fare la canonica lunghezza della programmazione, c'è anche un corto di Yvan Marciano, in bianco e nero protagonista Veronika Varga. E la registrazione di un provino di recitazione, un lungo piano su una giovane attrice che improvvisa e parla di sé estraendo il contenuto della propria borsa. Un po' smorfiosa la ragazza, divertente la trovata finale che non vi diremo. Il tutto si è conquistato l'anno scorso il premio della critica francese." (Irene Bignardi, 'La Repubblica', 12 giugno 1994)
"'Donne senza trucco' è uno di quei film spiritosi che giocano con i rituali della seduzione in modo da scatenare l'identificazione generazionale. Facile pronosticare che molte donne trentenni si riconosceranno nelle ansie estetiche di Maischa alla vigilia del sospirato incontro: destinato naturalmente a concludersi con un amplesso svogliato e meccanico, mentre la scettica Frenzy troverà nel burlone Mark, amico di René di passaggio in città, l'anima gemella che in fondo cercava. Pungente nelle annotazioni di carattere sessuale ma attento a non urtare la sensibilità maschile, 'Donne senza trucco' scivola veloce sulle insidie della 'guerra dei sessi', con l'aria di chi vuol far ridere e piacere a tutti. Niente di male. Intonate al clima dolce-malizioso le due attrici Katja Riemann (Frenzy) e Nina Kronaeger (Maischa), alle quali è affidato il compito di condensare allegramente l'incasinata condizione femminile dei nostri giorni. Ma gli uomini, si direbbe, stanno peggio." (Michele Anselmi, 'L'Unità', 15 giugno 1994)