Mentre Anna Petrovic, giovane jugoslava, aspetta sul molo di Trieste l'arrivo di suo marito, prigioniero di guerra, questi viene ucciso da mano ignota, al momento di toccar terra. Priva di documenti, Anna viene inviata nel campo di concentramento d'Alberobello, in Puglia, dove sono riunite donne d'ogni nazione. Tutti i vizi, le miserie, le abiezioni, le sofferenze, sono largamente rappresentate tra queste infelici. Anna, che è incinta, non può sopportare il pensiero che il figlio tanto atteso possa nascere nel campo ed esserle poi tolto. Con l'aiuto del dentista del luogo e d'Yvonne, una francese che è riuscita ad uscire dal campo, tenta inutilmente la fuga. Quando ha le doglie, le compagne, che hanno organizzato uno spettacolo di varietà, lo prolungano per distrarre l'attenzione delle guardie. Anna dà alla luce un bimbo: Yvonne s'è procurata un documento falso per farla uscire; ma tutto è inutile. Anna muore. Richiamato dai vagiti del neonato, un brigadiere, che ha perduto moglie e figlio, mente al proprio colonnello, dichiarando d'essere il padre del bimbo. Egli dovrà rinunciare alla carriera, ma il bambino avrà un padre.
SCHEDA FILM
Regia: Géza von Radványi
Attori: Simone Simon - Yvonne la francese, Françoise Rosay - La "contessa", Valentina Cortese - Anna Petrov, la jugoslava, Irasema Dilián - Bianca la polacca, Gina Flackenberg - Hilda la nazista, Gino Cervi - Pietro, Vivi Gioi - Greta, Mario Ferrari - Il capitano, Umberto Spadaro, Carlo Sposìto, Lamberto Maggiorani, Julia Toldy, Eva Breuer, Amedeo Trilli, Pietro Sharoff, Laura Tiberti, Guglielmo Leoncini, Nyta Dover, Fausto Tozzi, Marianne Leibl, Liliana Tellini, Claudio Ermelli, Ann Castel, Illoria Dor, Susan Donnell, Nada Fiorelli, Anna Maestri, Maria Del Vivo, Betsy von Furstenberg, Anna Maria Alegiani, Caterina Arvat
Soggetto: Géza von Radványi
Sceneggiatura: Liana Ferri, Géza von Radványi, Corrado Alvaro, René Barjavel, Geza Herczeg, Fausto Tozzi
Fotografia: Gábor Pogány
Musiche: Roman Vlad
Montaggio: René Le Hénaff
Scenografia: Mario Garbuglia, Dario Cecchi - non accreditato
Aiuto regia: Fausto Tozzi
Altri titoli:
Femmes sans nom
Le indesiderabili
Women Without Names
Durata: 90
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: NAVONA FILM, RIPLEY'S FILM
Distribuzione: E.N.I.C. - REGIONALE
NOTE
- PRESENTATO ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009) NELLA SEZIONE "QUESTI FANTASMI 2".
CRITICA
"Il triste ambiente di un campo di concentramento, che ospita donne indesiderate di ogni nazionalità, ha ispirato a Radvany un nfilm che a momenti di inneggabile efficacia emotiva alterna scene in cui la drammaticità è più voluta e sentita. Di questi squilibri il lavoro risente nel ritmo e quindi nei suoi valori artistici e spettacolari. Generalmente di buon livello l'interpretazione". (A. Albertazzi, "Intermazzo", 7, 15 aprile 1950).