DONNA DIMENTICATA

Una giovane sposa è costretta, mentre viaggia in auto con suo marito, ad ospitare nella macchina due banditi inseguiti dalla polizia. Ma gli agenti riescono a colpire le ruote dell'auto che si capovolge. I due delinquenti fuggono. Il marito della donna è ucciso nell'urto, e la poveretta viene arrestata come complice dei banditi. Invano ella protesta la propria innocenza; l'inflessibile istruttore non le crede e il tribunale la condanna a quattro anni di carcere. Durante la detenzione le nasce un bimbo che, ricoverato in un ospizio, non le sarà consegnato anche dopo la scarcerazione, se ella non è in grado di dimostrare la propria indipendenza economica. Disperata la madre cerca invano lavoro: il suo passato l'accusa. Intanto il giudice istruttore viene a conoscere che la prova dell'innocenza di lei gli è stata nascosta da alcuni loschi banchieri i quali, con questo errore giudiziario, volevano costringerlo a proteggere le loro malefatte. Il giovane magistrato si rifiuta al ricatto: accusa i suoi protettori, si affilia il bimbo della sventurata e la fa ricercare ansiosamente in tutto lo stato. Quando può ritrovarla, ne ottiene il perdono e una promessa di sincero affetto.