L'asinello Rucio ci narra la vera storia di Don Chisciotte, un uomo intelligente, coraggioso e appassionato che con il suo fedele amico, Sancho Panza, e il cavallo Ronzinante gira la Spagna in lungo e in largo alla ricerca della sua amata Dulcinea...
SCHEDA FILM
Regia: José Pozo
Soggetto: Miguel de Cervantes
Sceneggiatura: Angel E. Pariente
Musiche: Andrea Guerra
Montaggio: Félix Bueno
Scenografia: Esteban Martín
Effetti: Montse Sonsona, Silvio Jemma, Trixter Film
Durata: 90
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE AVVENTURA
Tratto da: romanzo epico "Don Quijote de La Mancha" di Miguel de Cervantes
Produzione: JULIO FERNANDEZ E SANDRO SCARABELLI PER FILMAX ANIMATION, LUMIQ SPA, GREEN PUBLICIDAD Y MEDIOS
Distribuzione: MOVIEMAX (2008)
Data uscita: 2008-10-31
TRAILER
CRITICA
"Un soggetto accattivante, il Don Chisciotte di Cervantes; un budget di 15 milioni di euro; l'intento più o meno velato dei realizzatori di far concorrenza nientemeno che alla Disney e alla Dreamworks. Con queste promettenti premesse arriva in anteprima nazionale al Fiuggi Family Festival il film di animazione in 3D Donkey Xote di José Pozo, coprodotto da Spagna e Italia. Ma fin dalle prime scene la delusione è pari alle attese. Malgrado una tecnica pregevole e un disegno accattivante ma troppo simile al tratto del riuscitissimo Shrek, la storia non solo non decolla, ma sembra non avere né capo né coda. La sceneggiatura appare frammentata, i personaggi non vengono caratterizzati con la necessaria forza e nessuno di essi assurge a un ruolo da protagonista; neppure l'asino di Sancho Panza, Rucho, che ricorda in maniera imbarazzante il ciuchino del citato Shrek e che all'inizio sembra avere il compito di narrare la "vera" storia di don Chisciotte cavaliere errante. Certo nel giudizio non si può non tener conto della complessità narrativa dell'opera di Cervantes, ma ciò non basta a giustificare le tante carenze. Troppo presi a fare il verso ad altre pellicole, a inserirne personaggi e citazioni non sempre adeguate - da Star Wars a Casper, da Monsters a Il re leone - gli sceneggiatori finiscono per cadere nella trappola del già visto, senza trovate davvero divertenti o capaci di un sussulto, e inciampando anche in qualche caduta di stile. In un simile guazzabuglio si perde l'essenza del mitico personaggio di Cervantes. Che fine ha fatto la follia del cavaliere errante idealista e solitario che combatte contro i mulini a vento, alla ricerca di una vita eccezionale e della sua amata Dulcinea? L'Europa ha ancora molto da imparare in fatto di animazione dai maestri americani, soprattutto in creatività e originalità". (Gaetano Vallini, 'L'Osservatore Romano', 4 agosto 2008)
"Già essere arrivati in fondo ad un film su Don Chisciotte è impresa rara. L'alone di iella, che ammanta la figura del cavaliere romantico di Cervantes al cinema, è risaputa. Casi più eclatanti rimangono il progetto di Orson Welles, sostanzialmente mai nato, e gli svariati flagelli atmosferici e medici che accompagnarono il set del Chisciotte di Terry Gilliam. Lo spagnolo Jose Pozo, in fondo, porta a termine serenamente la sua opera quando la massima sfortuna sarebbe stata rimanere senza corrente elettrica. Ne esce 'Donkey xote' che, come titolo vuole, rende maestro di cerimonia l'asino Rucio, il vispo supporto mobile di Sancho Panza che tanto somiglia al ciuchino di Shrek. (...) 'Donkey xote' è un lavoro formalmente rigoroso in termini di grammatica della messa in scena (master d'insieme, campo, controcampo); gestito con cura tra dinamiche fluenti di grafica 3D, dettami basici della characther animation e modulazione di luci ed ombre; infine giocato sull'intrusione invasiva e divertita della presenza parlante di animali di scena. Disturba un pochino, però, questa inopinata scelta di doppiare il film ostinandosi su un umorismo alla Zelig che ovviamente snatura il testo originale e lo tradisce nei salaci scambi di battute tra personaggi intenti soltanto a rifugiarsi in riferimenti italianizzati della contemporaneità." (Davide Turrini, 'Liberazione', 31 ottobre 2008)