DOLCE PELLE DI ANGELA

ITALIA 1987
La bella Angela va a Roma in cerca di fortuna. Durante il viaggio incontra madame Rocchi, in realtà proprietaria di una bordello, che la invita a seguirla e in pratica la costringe a un lavoro disonesto. Dopo varie peripezie Angela riesce a sposare un nobile ricco e assai anziano che la lascia vedova in tempo per ricostruirsi un futuro con Rocco, il brigante di onesti sentimenti di cui si era innamorata, riamata appena giunta in città.
SCHEDA FILM

Regia: Andrea Bianchi

Attori: Michela Miti - Angela, Carlo Mucari - Rocco, Piero Gerlini - Vescoro, Anita Ekberg - Signora Rocchi, Maria Pia Parisi, Svetlana Starcova, Carmen Di Pietro

Soggetto: Andrea Bianchi, Francesco Valitutti

Sceneggiatura: Andrea Bianchi, Francesco Valitutti

Fotografia: Pasquale Fanetti

Musiche: Ubaldo Continiello

Montaggio: Cesare Bianchini

Scenografia: Francesco Cuppini

Altri titoli:

MEMORIE DI UNA RAGAZZA DI PIACERE

THE SEDUCTION OF ANGELA

Durata: 85

Colore: C

Genere: AVVENTURA EROTICO

Produzione: CINEGLOBO

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
- IL REGISTA E' ACCREDIATAO COME ANDREW WHITE

- REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1999 - SPECIALE PER LA TV
CRITICA
"Servetta di campagna quasi seviziata da un bruto pelato, Angela decide di voltar le spalle al 'bucolico' per assaporare il 'metropolitano' (siamo nell'ottocento). Sulla sua strada (anzi su una diligenza) che la porta a Roma incontra Anita Ekberg, infaticabile proselita della dolce vita. E' infatti la tenutaria di un bordello di lusso. Educata alle arti della prostituzione, Angela è una novella Justine con il privilegio della virtù, attributo non facile da perdere. A fugare le sue provinciali ritrosie e trasformarla in una Juliette convinta, ci pensa un ladro avventuriero, Fra Diavolo premuroso e galante, di cui la sventurata s'innamora. (...) Film picaresco con echi vari da Restif de la Bretonne a Tinto Brass, da Luigi Mapi a 'Giovannona Coscialunga', 'La dolce pelle di Angela', inconsistente storiella da osteria, ha il pregio di una confezione appena ai limiti del docente. A Michela Miti ('Viva la foca') soft soft si addice il ruolo di contadinella; la regia del velato Andrew White 'non ha alcun tipo di pudore'. Dovete dimostrare di avere anagraficamente 18 anni per entrare." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 21 Maggio 1987)