Jugoslavia, marzo '41, alla vigilia del colpo di stato che trascinò il paese in guerra contro l'Italia. Una giovane dalmata, agente del nostro servizio di controspionaggio, cade nelle mani della polizia jugoslava mentre tenta di varcare il confine. La polizia, che non ha prove della sua colpevolezza, tenta invano di farla confessare. Un agente dello spionaggio jugoslavo riesce a farla liberare col proposito di sorvegliarla nei suoi movimenti e le impone di aiutarlo a carpire al Commissario Sovietico giunto a Belgrado, un documento comprovante accordi segreti. La donna accetta, proponendosi di impossessarsi del documento a vantaggio dell'Italia. Raggiunge il suo intento ma è scoperta e inseguita. Il giovane agente che sembra la perseguiti, ma che poi si scopre anch'egli per un emissario del controspionaggio italiano, l'arresta e la salva conducendola con sé in Italia.
SCHEDA FILM
Regia: Alfredo Guarini
Attori: Isa Miranda - Sandra Morini, Claudio Gora - Paolo Sullich, Luis Hurtado - Commissario sovietico Ivan Petrov, Guglielmo Barnabò - Kavelich, capo servizi segreti jugoslavi, Tina Lattanzi - La Semenoff, Amedeo Trilli - Ufficiale ugoslavo, Aroldo Tieri, Nicola Timofejev, Carlo Tamberlani
Soggetto: Corrado Sofia - idea
Sceneggiatura: Sandro De Feo, Alfredo Guarini, Ercole Patti, Piero Tellini - non accreditato
Fotografia: Gábor Pogány, Marcello Gatti - assistente operatore
Musiche: Eugenio Steccanella
Montaggio: Dolores Tamburini
Scenografia: Boris Bilinsky, Angelo Zagame - assistente
Durata: 85
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO SPIONAGGIO
Tratto da: un'idea di Corrado Sofia
Produzione: ARTISTI ASSOCIATI
Distribuzione: ARTISTI ASSOCIATI
NOTE
ASSISTENTE ALLA SCENOGRAFIA: ANGELO ZAGAME. - SCENEGGIATORE NON ACCREDITATO: PIERO TELLINI. -
CRITICA
"Un film di spionaggio realizzarto con un certo ottimismo: (...) Alfredo Guarini presenta con questo il suo migliore film - un film disinvolto, legato, chiaro, che senza rivelare ambizioni troppo drammatiche, riesce ad essere un elegante e interessante passatempo. L'interpretazione è ottima. (...). Isa Miranda, la stella del film, ci si mostra in una luce migliore del solito, più sciolta, più vivace, più sorridente." (Guglielmina Setti, "Il Lavoro", 19 aprile 1942).
"Intreccio abilmente congegnato e efficacemente diretto. Buona ed appropriata la interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 15, 1942)