Due amici si incontrano nel centro della città di San Paolo, in Brasile. I due cercano di portare avanti una conversazione ma vengono costantemente interrotti dallo squillo dei rispettivi telefoni cellulari. Per riuscire a parlare senza essere disturbati decidono quindi di telefonarsi.
SCHEDA FILM
Regia: Manoel de Oliveira
Attori: Leon Cakoff - Leon, Ricardo Trêpa - Ricardo
Sceneggiatura: Manoel de Oliveira
Fotografia: Francine Tomo
Montaggio: Manoel de Oliveira
Scenografia: Manoel de Oliveira
Altri titoli:
Dal visibile all'invisibile
From Visible to Invisible
Durata: 7
Colore: C
Genere: CORTOMETRAGGIO
Specifiche tecniche: MINI DV
Produzione: MOSTRA INTERNACIONAL DE CINEMA/SÃO PAULO
NOTE
- CORTO PROIETTATO PRIMA DEL FILM D'APERTURA ALLA 65. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2008).
CRITICA
"Sette minuti di Manoel de Oliveira (...), profondi come un filosofema, leggeri come una barzelletta, realizzati con inimitabile grazia. In 'Do Visìvel ao Invisìvel', due vecchi amici si rincontrano con gioia per strada, ma non riescono a parlarsi per il continuo squillare dei rispettivi cellulari. Finiscono per parlarsi al telefonino stando uno di fronte all'altro, deplorando l'inumanità del mondo e la sua immancabile fine". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 28 agosto 2008)
"Il quasi centenario Manoel de Oliveira, sempre più libero, spiritoso e leggendario, ambienta a San Paolo del Brasile, addirittura nella metropoli più invidiata della potenza rivale lusofona, 'Dal visibile all'invisibile', nuovo piccolo pamphlet sulla malattia mortale della nostra civiltà occidentale, incapace ormai di comunicare se non 'embedded', masochisticamente controllati e addirittura pagandolo alle Tim quel piccolo piacere primario della conversazione, e a un tot al secondo. Che tocco cosmopolita, che respiro culturale necessario, quello del cineasta di Porto, in un mondo così pericolosamente ossessionato solo dalle proprie preziose immacolate radici culturali". (Roberto Silvestri, 'Il manifesto', 28 agosto 2008)
"Dell'ironia ci sono stati largamente generosi sette minuti di un cortometraggio, 'Dal visibile all'invisibile', firmato dai più vegeto e arzillo centenario del cinema mondiale, Manoel de Oliveira. Due amici di vecchia data, portoghesi, si incontrano in Brasile, a San Paolo. Si fanno molte feste, interrotte, però, ad ogni momento, dai reciproci cellulari. Banalità sottolineate, sia nei saluti festosi, sia nelle risposte (veloci) ai cellulari. Così la beffa di inserire, tra le pieghe di questi saluti, delle considerazioni, in apparenza gravi, sui vari metodi per salvare il mondo di oggi che, vedi caso, i due amici considerano avviato alla rovina. Un gioco molto finti Con il tocco di un maestro. Impossibile pensare che de Oliveira si smentisca". (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 28 agosto 2008)