Il giovane e prestante professore Peter Houseman, dell'Università della Virginia, sta per raggiungere importanti risultati nei suoi studi sul Dna. Peter ha però problemi di rapporto con la commissione di docenti che finanzia e segue le sue ricerche. Innamoratosi della dottoressa Sally Donnelly - incaricata dalla commissione di indagare fra i suoi conti - Peter inietta su se stesso la fiala preparata per un esperimento ma, dopo un primo momento di euforia, comincia a notare in se strani fenomeni.
SCHEDA FILM
Regia: Luigi Montefiori
Attori: Gene Le Brock - Dottor Peter Houseman, Catherine Baranov - Sally Donnelly, Harry Cason - Mike, David Wicker - Willy, Stephen Brown - Professor Lloyd, Tom Story - Professor Huston, Anna Colonna - Patricia, Jason Arnold - Tommy, Allison Stokes - Alice, Serina Steinberg - Amica Di Patricia, Wayne Potrafka - Vecchio Professore, Wally Doyle - Ispettore, Laura Gemser - Prostituta
Soggetto: Luigi Montefiori
Sceneggiatura: Luigi Montefiori
Fotografia: Gianlorenzo Battaglia
Musiche: Pahamian
Montaggio: Rosanna Landi
Scenografia: Max Stevens
Costumi: Laura Gemser
Altri titoli:
Metamorphosis
Regenerator
Durata: 92
Colore: C
Genere: HORROR
Specifiche tecniche: MOVIECAM 2000 - TECHNICOLOR
Produzione: DONATELLA DONATI PER FILMIRAGE
Distribuzione: ARTISTI ASSOCIATI INTERNATIONAL (1990)
CRITICA
"Siamo nel regno dell'improbabile, naturalmente, ma soprattutto della noia. Il filone fanta-genetico, che potrebbe essere assai interessante e legato a filo doppio a un'incredibile attualità, genera mostri in ogni senso: e se nella prima parte resta la curiosità di vedere cosa accade a chi non si accontenta degli umani destini, la sanguinolenta bambocciata dichiara in seguito tutti i propri limiti, né può aggrapparsi al dialogo, alla recitazione filodrammatica, o a qualità tecniche. E quindi, a parte qualche risaputo trucco di repertorio, 'Dna formula letale' non propone proprio nulla di emozionante, a meno di non accontentarsi di facili editti morali come: 'La morte è il prezzo che dobbiamo pagare per la sopravvivenza della specie'." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 17 Agosto 1990)
"Una danza meno credibile del solito, comunque: con meccanismi scontati, colpi di scena previsti tutti anche prima che si verifichino, spreco di sangue solo per far più rosso del rosso e un ricorso continuo ad effetti forti nella speranza che il pubblico, facendosene coinvolgere, non sottilizzi troppo sull'inverosimiglianza della storia e non si chieda le ragioni (che non ci sono quasi mai) di quello che succede. Anche i modi di rappresentazione sono grezzi, e cosi la recitazione, molto poco hollywoodiana nonostante i nomi del cast e l'ambientazione - dichiarata - in una Università della Virginia. Questi nomi, però, dopo varie verifiche, mi son risultati del tutto sconosciuti, ed anche quello del regista, che non ho trovato su nessun annuario. Forse, vedendo che l'attore incaricato di dar vita allo specialista di genetica si chiama... Gene Le Brook, si sarebbe autorizzati a pensare che, per tutti, si tratti di facili pseudonimi. E' da un pezzo che non si fanno più film italiani mascherati da americani. Che con questo di oggi si tenti di ricominciare?" ('Il Tempo', 15 Agosto 1990)