TRAMA CORTA
Djomeh è un ragazzo afgano che lavora in una fattoria in una sperduta regione agricola dell'Iran. A differenza del suo guardiano e compagno di lavoro Habib, non si sente in difficoltà per il fatto di essere straniero e cerca di imparare per integrarsi a tutti i costi. Quando si innamora di una ragazza del luogo, Setareh, gli è necessaria la presenza di un "testimone" pur di poterla corteggiare. Per questo si rivolge a Mahmoud, il proprietario della fattoria che, nonostante le differenze sociali e etniche che li separano, sarà sensibile ai suoi problemi e alle sue speranze.
TRAMA LUNGA
Djomeh, giovane afgano, lavora in una sperduta fattoria della campagna iraniana. Ogni mattina accompagna il signor Mahmoud, proprietario della fattoria, nel giro dei villaggi per ritirare il latte da rivendere. Di carattere semplice e ingenuo, Djomeh non fa mistero della propria condizione di straniero. Cerca anzi di integrarsi a tutti i costi in un mondo per lui nuovo, a differenza del suo compagno di lavoro Habib, più diffidente. In un villaggio Djomeh entra in un negozio, osserva Setareh,la ragazza che serve, e subito se ne innamora. Nel corso degli spostamenti su e giù per la regione, Djomeh parla col signor Mahmoud e, dopo avergli raccontato le sue disavventure in patria, sente di potersi confidare con lui. Anche Mahmoud è colpito dalla generosità e dalla personalità del giovane e ascolta con interesse le sue riflessioni sui contrasti tra la cultura afgana e quella iraniana. Sempre più innamorato di Setareh, Djomeh vorrebbe rivelarsi ma le leggi iraniane non glielo permettono. Allora decide di chiedere aiuto al signor Mahmoud. Questi cerca di scoraggiarlo ma, di fronte alle insistenze, gli dice che proverà a fare qualcosa. La mattina dopo, quando il signor Mahmoud arriva per cominciare il solito giro, Djomeh vede che c'è un altro al posto suo. Mahmoud gli dice che lui resterà a lavorare nella stalla. E, riguardo alla richiesta di matrimonio, restituisce a Djomeh la scatola di cioccolatini destinata al padre di Setareh e aggiunge: "Ne parliamo un'altra volta".
SCHEDA FILM
Regia: Hassan Yektapanah
Attori: Jalil Nazari - Djomeh, Mahmoud Behraznia - Mahmoud, Rashid Akbari - Habib, Mahbobeh Khalil - Setareh
Soggetto: Hassan Yektapanah
Sceneggiatura: Hassan Yektapanah
Fotografia: Ali Loghmani
Montaggio: Hassan Yektapanah
Scenografia: Hassan Yektapanah
Durata: 94
Colore: C
Genere: COMMEDIA SOCIALE
Produzione: BEYNEGAR, LUMEN FILMS
Distribuzione: MIKADO
Data uscita: 2001-08-24
NOTE
CAMERA D' OR AL FESTIVAL DI CANNES 2000.
E' L'OPERA DI ESORDIO DEL PRIMO AIUTO DI KIAROSTAMI IN "IL SAPORE DELLA CILIEGIA" (1997) E "IL VENTO CI PORTERA' VIA" (1999) E DI JAFAR PANAHI IN "LO SPECCHIO" (1997).
CRITICA
"La ragion d'essere dell'opera prima di Hassan Yektapanah è nel riuscire a coniugare, con una semplicità assai rielaborata, forma e contenuto. Anzi: il 'messaggio' si trasfigura nella sobrietà dello stile, verrebbe di dire: nella sua purezza. Una fitta tela verbale si srotola così davanti al paesaggio senza figure di un paese arso dal sole, dalle severe tradizioni religiose, dalla feroce idiozia che fa sentire gli uomini non liberi. Di vivere e d'amare". (Aldo Fittante, 'Film Tv', 9 settembre 2001)
Dalle note di regia:" Djomeh è incentrato sul rapporto tra tre persone sole. La solitudine è talmente palpabile per tutti noi che possiamo affermare che siamo tutti soli. (...) Lavorare con Kiarostami è stata per me un'autentica benedizione. Mi ha insegnato ad osservare il mondo."