Divergent

4/5
USA 2014
In un futuro distopico, la società di Chicago è stata divisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. I ragazzi che raggiungono i sedici anni di età sono chiamati a decidere se rimanere nella loro fazione o se passare a un'altra; tale scelta determinerà tutta la loro vita, con il rischio di dover rinunciare alla propria famiglia. Tra i nuovi giovani chiamati a scegliere c'è Beatrice 'Tris' Prior, ma il difficile e competitivo processo di iniziazione che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta - escludendo tutte le altre - si rivela inconcludente. Infatti, in lei non c'è un solo tratto dominante, ma addirittura tre: Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita...
SCHEDA FILM

Regia: Neil Burger

Attori: Shailene Woodley - Beatrice 'Tris' Prior, Theo James - Quattro, Ashley Judd - Natalie Prior, Jai Courtney - Eric, Ray Stevenson - Marcus Eaton, Zoë Kravitz - Christina, Miles Teller - Peter, Tony Goldwyn - Andrew Prior, Ansel Elgort - Caleb Prior, Maggie Q - Tori, Mekhi Phifer - Max, Kate Winslet - Jeanine Matthews, Christian Madsen - Al, Ben Lloyd-Hughes - Will, Ben Lamb - Edward, Justine Wachsberger - Lauren, Amy C. Newbold - Molly Atwood, Casimere Jollette - Claire Sutron, Parker Mack - Sam Robertson, Blythe Baird - Erin Quinn

Soggetto: Veronica Roth - romanzo

Sceneggiatura: Evan Daugherty, Vanessa Taylor

Fotografia: Alwin Küchler

Musiche: Hans Zimmer, Junkie XL

Montaggio: Richard Francis-Bruce, Nancy Richardson

Scenografia: Andy Nicholson

Arredamento: Anne Kuljian

Costumi: Carlo Poggioli

Effetti: Jim Berney, Method Studios, The Third Floor

Durata: 140

Colore: C

Genere: AVVENTURA FANTASCIENZA

Specifiche tecniche: (1:2.35)

Tratto da: romanzo omonimo di Veronica Roth (ed. De Agostini, coll. Le gemme)

Produzione: RED WAGON ENTERTAINMENT

Distribuzione: EAGLE PICTURES

Data uscita: 2014-04-03

TRAILER
CRITICA
"Ispirata ai romanzi della Roth per teenager succubi di fantasy, ecco la Chicago di domani, incubo con l'umanità divisa in fazioni mentre la giovane Tris è divergent, diversa, pericolosa. Come in 'Hunger Games' partono intrighi, lotte con la cattiva Kate Winslet e sogni di paura che sono la parte divertente del kolossal (dura 140 minuti di cui molti inutili) di Neil Burger. La morale? Bisogna difendere l'originalità. S'annuncia trilogia." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 aprile 2014)

"Solito mondo futuro postapocalittico e neomedievale dove le differenze sono paurosamente amplificate e il potere è superconcentrato e le garanzie democratiche hanno fatto un salto indietro di secoli. Eppure la suggestione resta, per la solita ragione: l'eroe solitario che si batte contro la deriva è la metafora del concetto americano di libertà e di individualismo che risulta intramontabile. (...) Non è consentito collocarsi fuori dagli schemi, pensare con la propria testa. Ovvio e spettacolare." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 3 aprile 2014)

"Tratto dal bestseller di Vanessa Roth, 'Divergent' propone (sulla scia di 'Hunger Games') una protagonista femminile al centro dello scenario post-apocalittico di una Chicago, ultimo baluardo della civiltà, dove la popolazione sopravvive suddivisa in 5 fazioni. (...) La macchina narrativa è analitica e lenta e Shailene Woodley, pur cavandosela benino, non ha la personalità di Jennifer Lawrence. Però 'Divergent' è un prodotto ben pensato e ben girato." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 3 aprile 2014)

"Sci-fi distopica tratta da una trilogia di libri 'per ragazzi', con un'eroina guerriera e la minaccia di un governo totalitario. Il progetto di 'Divergent', adattato dal primo volume del ciclo di romanzi di Veronica Roth, è quello di un secondo 'Hunger Games', e il film di Neil Burger non prova nemmeno a nasconderlo. (...) La fantapolitica di Veronica Roth è molto più rozza e meno immaginifica di quella di Suzanne Collins. È anche molto meno in sync con e interessata al rapporto tra adolescenza e fantasia. La sua visione riduttiva dell'intelletto (un pericolo, gli eruditi si rivelano cattivissimi), del pacifismo (carne da macello), della legge (un branco di petulanti) e della guerra (un gioco da ragazzi, e un buon modo di caricare un fidanzato cool) ricordano un comizio di Sarah Palin più che uno squarcio alla Philip K. Dick. Nel 2002, in 'Interview with the Assassin', Neil Burger aveva immaginato un'intervista con 'il vero' assassino di John Kennedy. Nel suo 'Limitless' (2011), grazie a una droga misteriosa, Bradley Cooper diventava troppo intelligente per il suo bene e vendeva l'anima a Robert De Niro. Rispetto a quei due film, la paranoia di 'Divergent' sembra molto più 'di commissione'. E un visionario dell'azione Burger certamente non è, 'Divergent' sarebbe un film molto migliore se esibisse con orgoglio il suo lato di serie B, camp. Uscito il 21 marzo in Usa, ha finora incassato più di 96 milioni. Ma la rivoluzione di Katniss non ha nulla da temere da quella di Tris. Non solo Collins è una scrittrice molto migliore di Roth, rispetto a Jennifer Lawrence, Shailene Woodley è una guerriera abbastanza esangue." (Giulia D'Agnolo Vallan, 'Il Manifesto', 3 aprile 2014)

"Piacerà a chi ha già affollato le platee per 'Hunger Games' e seguito. Tuttavia 'Divergent' è preferibile per almeno tre motivi. Ha più azione (nel secondo 'Hunger' non accadeva quasi nulla). Ha una formidabile dark Lady in Kate Winslet. Ed è articolato su sottintesi politici più intriganti (al posto della solita dittatura una falsa democrazia)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 3 aprile 2014)

"Dopo 'Twilight' e 'Hunger Games' continua l'interessante moda della letteratura fantastica per signorine in vista delle scelte sentimentali e politiche che dovranno fare da donne. 'Divergent' è il primo capitolo di una trilogia e la Woodley, già ammirata come figlia maggiore di Clooney in 'Paradiso amaro', è perfetta nel restituire quel senso di realistico disorientamento di fronte al futuro distopico in cui la sua eroina agisce. Il regista Burger, proveniente dal cinema indipendente, è bravo a citare 'Fight Club'. Anche i non fan dei libri di Veronica Roth possono divertirsi." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 3 aprile 2014)

"Che bella questa risposta a 'Hunger Games', primo capitolo di una trilogia che promette ottimi e meritati incassi." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 3 aprile 2014)