Dio li crea... Io li ammazzo!

ITALIA 1967
A Wells City i troppo frequenti furti alla banca e qualche conseguente delitto costringono i maggiorenti della città a prendere provvedimenti. Dietro suggerimento del giudice Kincaid chiamano un famoso pistolero, Slim Corbett, il quale accetta dietro lauto compenso. Questi comincia le indagini aiutato da un povero messicano, Job, ma tutti, salvo il giudice, gli sono contro perché tira troppo a lungo le cose. Successivamente quando la corriera che porta oro per la banca viene assalita da alcuni banditi, Slim, dopo essere sfuggito ad una imboscata, scopre che uno dei responsabili è lo stesso sceriffo e che questi ha nascosto la refurtiva. Ma il capo della banda, Douglas, un ricchissimo possidente, uccide lo sceriffo e fa in modo di incolpare Corbett. Job che ha intanto recuperato l'oro, informa il giudice dell'innocenza di Slim e questi viene così liberato. Nel frattempo Job viene catturato e torturato dagli uomini di Douglas; Corbett interviene e in un sanguinoso scontro stermina tutta la banda.
SCHEDA FILM

Regia: Paolo Bianchini

Attori: Dean Reed - Slim Corbett, il californiano, Peter Martell - Rod Douglas, Piero Lulli - Sceriffo Lancaster, Linda Veras - Dolly, Fidel Gonzáles - Job, Piero Mazzinghi - Sindaco Toland, Giovanni Ivan Scratuglia - Malvivente della banda di Rod, Ivano Staccioli - Giudice Kincaid, Agnès Spaak, Rossella Bergamonti, Giuseppe Alizeri, Bruno Arié, Appio Cartei, Robert Norek

Soggetto: Fernando Di Leo

Sceneggiatura: Fernando Di Leo

Fotografia: Sergio D'Offizi, Adolfo Troiani - assistente

Musiche: Marcello Gigante

Montaggio: Cesare Bianchini

Scenografia: Giorgio Postiglione

Altri titoli:

God Forgives: His Life Is Mine

Dio li crea io li ammazzo

Deus os Cria, Eu os Mato

God Made Them... I Kill Them

Dieu les crée, moi je les tue

Durata: 90

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: CROMOSCOPE, EASTMANCOLOR

Produzione: GABRIELE CRISANTI PER CINECRIS

Distribuzione: ITALIAN INTERNATIONAL FILM

NOTE
- GIRATO A TIRRENIA NEGLI STUDI DELLA COSMOPOLITAN FILM.
CRITICA
"Il difetto maggiore del film (...) sta nella sceneggiatura che non articola la storia. (...) Esterni di respiro limitato, compensati da interni grandiosi (...) predisposti nei nuovi stabilimenti Tirrenia." (Anonimo, 'Film Mese', 18, 1968)

"Un western scontato fin dalle prime battute, che segue stancamente gli schemi èiù sfruttati nella trama, nei dialogni e nelle violenze." ('Segnalazioni cinematografiche', vol, 64, 1968)