DILL L'UCCISORE

Dill, proprietario di un laboratorio di biancheria femminile, è un uomo mite e modesto, che, mentre desidera ardentemente di avere nella vita una compagna, non riesce, per la sua estrema timidezza, ad avvincere a sé alcuna donna. La sua titubanza, le sue esitazioni allontanano una vecchia amica d'infanzia, che si sente attratta dall'audacia di un avvocato, amico di Dill. A quest'ultimo capita una sera d'assistere alla proiezione di un film di gangsters ed egli vi vede, espresso in modo inequivocabile, il fascino, che l'audacia e la prepotenza esercitano sulle donne. Ora gli sembra facile cosa assumere l'aspetto e gli atteggiamenti di un gangster e, compostosi una maschera del genere, si reca in uno dei più diffamati ritrovi notturni. Il successo è immediato: egli nota con soddisfazione che le donne mostrano per lui un interesse insolito. Ma l'ebbrezza della vittoria lo porta ad esagerare ed egli si trova impigliato in una faccenda compromettente: alcuni gangsters, ucciso il proprio capo, ne nascondono il corpo nel laboratorio di Dill. Questi, con la sua goffaggine, aggrava la sua condizione. Accusato d'assassinio e processato, deve la salvezza al buon senso dei giurati. Ma il suo nome ha ormai una triste notorietà ed egli è fatto segno a pericolose manifestazioni d'odio o d'ammirazione. Fino al giorno, in cui, avendo scoperto il vero assassino del vecchio gangster, egli riesce ad avvincere a sé definitivamente la vecchia amica d'infanzia.