Dilili a Parigi

Dilili à Paris

3.5/5
Una indomita ragazzina kanak nella Ville Lumière: Michel Ocelot ai suoi vertici, con un'animazione femminista

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BELGIO 2018
Nella Parigi della Belle Époque, la piccola detective Dilili, originaria della Nuova Caledonia, inizia a indagare insieme al giovane fattorino Orel su alcuni misteriosi rapimenti di ragazze. Durante le loro ricerche, i due incontrano uomini e donne straordinari, celebri artisti e pensatori, che forniscono loro una serie di indizi. Dilili e Orel vengono così a conoscenza di un sottobosco di cattivi molto particolari, i Maestri Uomini, e faranno di tutto per fermarli.
SCHEDA FILM

Regia: Michel Ocelot

Soggetto: Michel Ocelot

Sceneggiatura: Michel Ocelot

Fotografia: Michel Ocelot

Musiche: Gabriel Yared

Montaggio: Patrick Ducruet

Altri titoli:

Dilili in Paris

Durata: 95

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Specifiche tecniche: (1:1.85)

Produzione: CHRISTOPHE ROSSIGNON, PHILIP BOËFFARD PER NORD-OUEST FILMS, STUDIO O, ARTE FRANCE CINEMA, MARS FILMS, WILD BUNCH, ARTEMIS PRODUCTIONS, SENATOR FILM PRODUKTION, MAC GUFF

Distribuzione: BIM, MOVIES INSPIRED (2019)

Data uscita: 2019-04-24

TRAILER
NOTE
- MICHEL OCELOT FIGURA ANCHE TRA I COPRODUTTORI.

- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI: OCS, ARTE FRANCE, ARTE/WDR; CON IL SOSTEGNO DI: EURIMAGES, CENTRE NATIONAL DU CINÉMA ET DE L'IMAGE ANIMÉE; IN ASSOCIAZIONE CON COFINOVA 13; IN COPRODUZIONE CON: RTBF (TELEVISION BELGE), VOO ET BE TV, SHELTER PROD; IN ASSOCIAZIONE CON IL TAXSHELTER.BE, ING; CON IL SOSTEGNO DEL TAX SHELTER DU GOUVERNEMENT FÉDÉRAL DE BELGIQUE; CON L'AIUTO DEL CENTRE DU CINÉMA ET DE L'AUDIOVISUEL DE LA FÉDÉRATION WALLONIE-BRUXELLES; CON IL SOSTEGNO DI: LA RÉGION ILE-DE-FRANCE, LA RÉGION OCCITANIE PYRÉNÉES-MÉDITERRANÉE; IN PARTNERSHIP CON IL CNC.

- EVENTO SPECIALE ALLA XVI EDIZIONE DI 'ALICE NELLA CITTÀ' (2018), SEZIONE AUTONOMA E PARALLELA DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA.
CRITICA
"(...) Ocelot definisce 'Dilili' un film umanista: «Denuncio l'imbecillità di certi uomini, perché i maschi che calpestano le donne di certo non sono felici. La felicità è vivere insieme, crescere insieme, arricchirsi. Combatto la stupidità degli uomini che non hanno fiducia in sé e che pensano di dover schiacciare le donne perché non arrivano dove vogliono arrivare» dice. Sono dunque i patriarcati vecchi e nuovi che la piccola Dilili affronta e sfida anche se nel film si possono leggere, appunto, molti altri richiami al nostro tempo, razzismo, arroganza, corruzione, e la ricerca di una lingua comune, di un' esperienza condivisa da inventare. Ma il tocco dell'artista francese - cresciuto in Africa come i suoi personaggi - è sempre lieve, la consapevolezza «didattica» viene distillata con ironia e con freschezza: questo paesaggio dell'immaginario è una meraviglia, la scommessa sta nel continuare a renderlo «vero» e possibile." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 25 aprile 2019)

"(...) L' animatore francese Michel Ocelot, autore della serie 'Kirikù', ci aveva abituati a una grafica semplificata, quasi arcaica. Qui, con un effetto inatteso, staglia le sue creature semplicemente disegnate su immagini reali di Parigi. Un cartoon sofisticato: forse troppo per i più piccoli." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 25 aprile 2019)

"Non c'erano soltanto abiti meravigliosi, ma anche personaggi d'eccezione»: da Toulouse-Lautrec a Marie Curie il regista Michel Ocelot li elenca tutti in 'Dilili a Parigi', un gioiello prezioso e coloratissimo per parlare di parità dei sessi e disuguaglianze. (...) Ocelot non perde mai di vista «che ancora oggi c'è una gerarchia tra i sessi assurda e cattiva». Ecco perché questo è un film
imperdibile per gli uomini e le donne di domani. E quelli d'oggi, naturalmente." (Claudia Ferrero, 'La Stampa', 25 aprile 2019)