Otto persone sono state invitate a passare alcuni giorni in una villa che sorge in un'isola remota. Giunti alla villa, apprendono che il padrone di casa ha dovuto assentarsi. Ripartire è impossibile perchè il canotto non tornerà che tra qualche giorno. Gli invitati si riuniscono per la cena e a un certo punto il cameriere mette sul grammofono un disco. Si ode la voce del padrone di casa che rimprovera ad ognuno degli attuali dieci abitatori della villa qualche grave colpa fin qui ignorata dal mondo. Tutti protestano ma ognuno teme la prossima punizione. E questa non si fa aspettare, infatti, uno degli ospiti muore avvelenato e la notte stessa viene uccisa anche la moglie del cameriere. Tutti sono convinti che il giustiziere sia uno di loro e si spiano a vicenda, ma nonostante questo le morti improvvise e violente si susseguono. I superstiti decidono di confessano le loro colpe ma ciò non arresta il corso della giustizia.
SCHEDA FILM
Regia: René Clair
Attori: Barry Fitzgerald - Giudice Francis J. Quincannon, Walter Huston - Dottor Edward G. Armstrong, Louis Hayward - Philip Lombard, Roland Young - Detective William Henry Blore, June Duprez - Vera Claythorne, Mischa Auer - Principe 'Nikki' Starloff, C. Aubrey Smith - Generale Sir John Mandrake, Judith Anderson - Emily Brent, Richard Haydn - Thomas Rogers, Queenie Leonard - Ethel Rogers, Harry Thurston - Fred Narracott
Soggetto: Agatha Christie - romanzo
Sceneggiatura: Dudley Nichols
Fotografia: Lucien N. Andriot
Musiche: Mario Castelnuovo-Tedesco - M. Castelnuovo-Tedesco
Montaggio: Harvey Manger
Scenografia: Ernst Fegté
Arredamento: Edward G. Boyle
Costumi: René Hubert
Altri titoli:
Ten Little Niggers
Rene Clair's 'And Then There Were None'
Das letzte Wochenende
Diez negritos
Dix petits indiens
Durata: 97
Colore: B/N
Genere: GIALLO POLIZIESCO
Tratto da: romanzo omonimo di Agatha Christie
Produzione: POPULAR PICTURES INC. (ALIAS RENE CLAIR PRODUCTIONS)
Distribuzione: FOX - VIDEO: PANTMEDIA, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE (MOVIEBOOK: CINEMA 100)
NOTE
- PARDO D'ORO AL FESTIVAL DI LOCARNO (1946).
CRITICA
"Questa fantasia macabra si presenta come una storia poliziesca raccontata con perfetto stile cinematografico. Lo spettatore non ha respiro ma segue con ansia lo svolgersi progressivo della vicenda fino alla conclusione finale." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 21, 1947)