DIAMANTI A COLAZIONE

Nicky, figlio di un granduca russo, vive, profugo, dopo la rivoluzione bolscevica, a Parigi, insieme ad altri compatrioti. Poiché nella città si tiene una mostra dei fantastici gioielli di suo padre che questi perse alla roulette e che entrarono in possesso poi del nuovo Stato sovietico, egli è ossessionato dall'idea di riprendersi il suo tesoro anche perché i suoi avi che gli appaiono in sogno lo sollecitano a compiere il colpo. Nicky allora, preso contatto con una giovane ladra, riunisce una banda di donne, tutte abili furfanti, e con esse mette a punto un piano. Creata una fittizia casa di mode avuti da due zie alcuni vecchi abiti russi, Nicky annuncia una sfilata di modelli che verranno indossati insieme ai gioielli di quella mostra, nel palazzo dove avviene l'esposizione dei monili. Malgrado piccoli contrattempi, la sorveglianza della polizia e la severa guardia di un poliziotto sovietivo, Nicky e le sue ragazze riescono a sostuituire le scatole che contengono i preziosi monili mentre questi vengono rimessi nella cassaforte. Successivamente Nicky fa uscire dalla sala il bottino per mezzo di un cane, mentre una ragazza a sua volta lo fa allontanare dal palazzo con dei piccioni ammaestrati che lo portano nella loro villa. Ma qui hanno la sorpresa di ritrovare i volatili privi del loro prezioso carico. Un giusto sospetto li porta dai ladri: sono le vecchie zie le quali non esitano a seguire le orme del padre di Nicky giocando e perdendo tutta quella ricchezza alla roulette.