Clerville, anni '60. Diabolik, un ladro privo di scrupoli la cui vera identità è sconosciuta, ha inferto un altro colpo alla polizia, sfuggendo con la sua nera Jaguar E-type. Nel frattempo c'è grande attesa in città per l'arrivo di Lady Kant, un'affascinante ereditiera che porterà con sé un famoso diamante rosa. Il gioiello dal valore inestimabile non sfugge all'attenzione di Diabolik che, nel tentativo di rubarlo, rimane incantato dal fascino irresistibile della donna. Ma poi la vita stessa del ladro è in pericolo: l'incorruttibile e determinato Ispettore Ginko e la sua squadra hanno trovato il modo di intrappolare il criminale, e questa volta Diabolik non sarà in grado di uscirne da solo.
SCHEDA FILM
Regia: Marco Manetti, Antonio Manetti
Attori: Luca Marinelli - Diabolik, Miriam Leone - Eva Kant, Valerio Mastandrea - Ginko, Alessandro Roia - Caron, Serena Rossi - Elisabeth, Roberto Citran - Direttore Hotel, Claudia Gerini - Signora Morel, Giovanni James Bertoia - Agente Ghenf, Antonio Scarpa - Agente Dalton, Lorenzo Pedrotti - Ettore, Guglielmo Favilla - Agente Florian, Francesca Nerozzi - Nadia
Soggetto: Angela Giussani - fumetti, Luciana Giussani - fumetti, Marco Manetti, Antonio Manetti, Mario Gomboli
Sceneggiatura: Marco Manetti, Antonio Manetti, Michelangelo La Neve
Fotografia: Francesca Amitrano
Musiche: Pivio , Aldo De Scalzi
Montaggio: Federico Maria Maneschi
Scenografia: Noemi Marchica
Costumi: Ginevra De Carolis
Suono: Lavinia Burcheri - presa diretta
Durata: 133
Colore: C
Genere: POLIZIESCO
Tratto da: personaggio dei fumetti creato da Angela e Luciana Giussani
Produzione: CARLO MACCHITELLA E MANETTI BROS PER MOMPRACEM, CON RAI CINEMA, IN ASSOCIAZIONE CON ASTORINA
Distribuzione: 01 DISTRIBUTION (2021)
Data uscita: 2021-12-16
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI EMILIA - ROMAGNA FILM COMMISSION, FRIULI VENEZIA GIULIA FILM COMMISSION, FILM COMMISSION VALLEE D'AOSTE.
- DAVID DI DONATELLO 2022 PER MIGLIORE CANZONE ORIGINALE ('LA PROFONDITA' DEGLI ABISSI' DI MANUEL AGNELLI).
CRITICA
"(...) i fratelli Manetti, scelgono la strada opposta, quella del rispetto totale, filologico oserei dire, pronti a trasformare il bianco e nero delle tavole originali in un colore non colore (...). Si capisce che a guidarli è soprattutto la devozione dei fan, che nulla vogliono cambiare del proprio oggetto di ammirazione, così che anche l' utilizzo dello split screen diventa un omaggio alla scomposizione geometrica di certe tavole disegnate e non un' invenzione di linguaggio cinematografico. Un omaggio, infine, che non vuole misurarsi con possibili confronti ma piuttosto ritrovare, sessant' anni dopo, il fascino degli albi originali." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera", 14 dicembre 2021)
"(...)eppure il film non convince: filologicamente e però sterilmente rispettoso, non ha i guizzi artigianali e l' emotività de core che sono il marchio dei Manetti, né un' idea di regia al di fuori del calco classicista. Di paura e terrore manco l' ombra, e gli attori non aiutano: intenzionale o meno, la recitazione è sciatta e insieme posticcia, sicché le magnifiche auto, la Jaguar E-Type e la Citroën DS , rubano agevolmente la scena. Bene le location, le scenografie e i costumi, ma non bastano ad affrancare un Diabolik che è, di nome e di fatto, in arresto." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 2021).
"C'è troppa serietà, prevedibilità, distacco in un film dalla atmosfera quasi inconsistente, con una trama che raramente desta interesse. Non aiutano un cast di supporto non all'altezza del trio e dialoghi, a volte, inverosimili." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 14 dicembre 2021)