Dheepan - Una nuova vita

Dheepan

3.5/5
Jacques Audiard ragiona ancora sul senso di "integrazione". Con un film che sembra fondere aspetti del Profeta e di Un sapore di ruggine e ossa: Palma d'Oro a Cannes

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FRANCIA 2015
Dheepan fugge dallo Sri Lanka e dalla guerra. Viene accolto in Francia come rifugiato politico insieme a una donna e a una bambina che lui spaccia per la sua famiglia. Inizia a lavorare come portiere in uno stabile residenziale nella periferia di Parigi e ha un solo desiderio: avere una vita normale. L'apparente tranquillità viene disturbata da un gruppo di spacciatori di droga che dettano legge nelle zona. Dheepan si trova davanti a un bivio e la scelta non è semplice.
SCHEDA FILM

Regia: Jacques Audiard

Attori: Antonythasan Jesuthasan - Dheepan, Kalieaswari Srinivasan - Yalini, Claudine Vinasithamby - Illayaal, Vincent Rottiers - Brahim, Marc Zinga - Youssouf

Sceneggiatura: Noé Debré, Thomas Bidegain, Jacques Audiard

Fotografia: Éponine Momenceau

Musiche: Nicolas Jaar

Montaggio: Juliette Welfling

Scenografia: Michel Barthélémy

Costumi: Chattoune

Effetti: Julien Poncet de La Grave, Cédric Fayolle

Altri titoli:

Dheepan - L'homme qui n'aimait pas la guerre

Erran

Durata: 114

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: SONY F55

Produzione: WHY NOT PRODUCTIONS, PAGE 114, FRANCE 2 CINÉMA

Distribuzione: BIM

Data uscita: 2015-10-22

TRAILER
NOTE
- COLLABORAZIONE ARTISTICA: HÉLÉNA KLOTZ.

- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI: CANAL +, CINÉ +, FRANCE TÉLÉVISIONS; CON IL SOSTEGNO DI: LA RÉGION ÎLE-DE-FRANCE; IN ASSOCIAZIONE CON: CINÉMA 9, A PLUS IMAGE 5, PALATINE ETOILE 12, INDÉFILMS 3, LA BANQUE POSTALE, IMAGE 8, COFINOVA 11, SOFITVCINÉ 2, SOFICINÉMA 11.

- PALMA D'ORO AL 68. FESTIVAL DI CANNES (2015).
CRITICA
"Film di guerra, cinema sociale, dramma intimista: tre film in uno, e che film! Con il poderoso 'Dheepan', (...) il regista di 'Il profeta' e 'Tutti i battiti del mio cuore' torna alla sua forma migliore dopo l'azzardato 'Un sapore di ruggine e ossa'. Nessuno meglio di lui infatti sa sposare la brutalità dell'azione alla dolcezza dei sentimenti nascosti dentro i personaggi, e questa era la classica occasione d'oro. Tanto più che il protagonista Antonythasan Jesuthasan, ex-bambino soldato con le tigri tamil negli anni 90, poi rifugiato politico e scrittore, ha un vissuto personale non lontano da quello raccontato dal film. (...) Audiard procede alternando con molta finezza i tre diversi punti di vista di quegli ultimi arrivati (...)... Si pensa a 'Gran Torino' di Clint Eastwood, altra storia di un reduce costretto a tornare in azione nel suo quartiere, ma a ruoli invertiti, anche perché qui nessuno è davvero nel 'suo' mondo. I delinquenti sono quasi tutti magrebini e africani che lo Sri Lanka non sanno nemmeno dove sia. In qualche modo Dheepan è il 'loro' arabo, l'ultimo arrivato. Ma prima del crescendo finale, introdotto da un salto di tono che apre la porta a molte interpretazioni, il film segue con grande adesione emotiva i tre percorsi paralleli di Dheepan, della ragazzina e della donna, che ha un punto di vista tutto suo su quei delinquenti così 'esotici' e a volte affascinanti. Con lampi inattesi di humour (la discussione sul misterioso senso del comico dei francesi, appunto). Che non ostacolano ma anzi rinforzano il gioco di specchi tra le guerre dimenticate del Sud del mondo e quelle non meno rimosse di casa nostra." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 ottobre 2015)