Dheepan fugge dallo Sri Lanka e dalla guerra. Viene accolto in Francia come rifugiato politico insieme a una donna e a una bambina che lui spaccia per la sua famiglia. Inizia a lavorare come portiere in uno stabile residenziale nella periferia di Parigi e ha un solo desiderio: avere una vita normale. L'apparente tranquillità viene disturbata da un gruppo di spacciatori di droga che dettano legge nelle zona. Dheepan si trova davanti a un bivio e la scelta non è semplice.
SCHEDA FILM
Regia: Jacques Audiard
Attori: Antonythasan Jesuthasan - Dheepan, Kalieaswari Srinivasan - Yalini, Claudine Vinasithamby - Illayaal, Vincent Rottiers - Brahim, Marc Zinga - Youssouf
Sceneggiatura: Noé Debré, Thomas Bidegain, Jacques Audiard
Fotografia: Éponine Momenceau
Musiche: Nicolas Jaar
Montaggio: Juliette Welfling
Scenografia: Michel Barthélémy
Costumi: Chattoune
Effetti: Julien Poncet de La Grave, Cédric Fayolle
Altri titoli:
Dheepan - L'homme qui n'aimait pas la guerre
Erran
Durata: 114
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: SONY F55
Produzione: WHY NOT PRODUCTIONS, PAGE 114, FRANCE 2 CINÉMA
Distribuzione: BIM
Data uscita: 2015-10-22
TRAILER
NOTE
- COLLABORAZIONE ARTISTICA: HÉLÉNA KLOTZ.
- REALIZZATO CON LA PARTECIPAZIONE DI: CANAL +, CINÉ +, FRANCE TÉLÉVISIONS; CON IL SOSTEGNO DI: LA RÉGION ÎLE-DE-FRANCE; IN ASSOCIAZIONE CON: CINÉMA 9, A PLUS IMAGE 5, PALATINE ETOILE 12, INDÉFILMS 3, LA BANQUE POSTALE, IMAGE 8, COFINOVA 11, SOFITVCINÉ 2, SOFICINÉMA 11.
- PALMA D'ORO AL 68. FESTIVAL DI CANNES (2015).
CRITICA
"Film di guerra, cinema sociale, dramma intimista: tre film in uno, e che film! Con il poderoso 'Dheepan', (...) il regista di 'Il profeta' e 'Tutti i battiti del mio cuore' torna alla sua forma migliore dopo l'azzardato 'Un sapore di ruggine e ossa'. Nessuno meglio di lui infatti sa sposare la brutalità dell'azione alla dolcezza dei sentimenti nascosti dentro i personaggi, e questa era la classica occasione d'oro. Tanto più che il protagonista Antonythasan Jesuthasan, ex-bambino soldato con le tigri tamil negli anni 90, poi rifugiato politico e scrittore, ha un vissuto personale non lontano da quello raccontato dal film. (...) Audiard procede alternando con molta finezza i tre diversi punti di vista di quegli ultimi arrivati (...)... Si pensa a 'Gran Torino' di Clint Eastwood, altra storia di un reduce costretto a tornare in azione nel suo quartiere, ma a ruoli invertiti, anche perché qui nessuno è davvero nel 'suo' mondo. I delinquenti sono quasi tutti magrebini e africani che lo Sri Lanka non sanno nemmeno dove sia. In qualche modo Dheepan è il 'loro' arabo, l'ultimo arrivato. Ma prima del crescendo finale, introdotto da un salto di tono che apre la porta a molte interpretazioni, il film segue con grande adesione emotiva i tre percorsi paralleli di Dheepan, della ragazzina e della donna, che ha un punto di vista tutto suo su quei delinquenti così 'esotici' e a volte affascinanti. Con lampi inattesi di humour (la discussione sul misterioso senso del comico dei francesi, appunto). Che non ostacolano ma anzi rinforzano il gioco di specchi tra le guerre dimenticate del Sud del mondo e quelle non meno rimosse di casa nostra." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 ottobre 2015)