DESIDERIO 'E SOLE

ITALIA 1954
Laura, ricca fanciulla orfana, ama, riamata, il cugino Luciano che studia ingegneria, ma essendo povero, è costretto intanto a lavorare in una fabbrica. All'amore dei due cugini cerca d'opporsi la zia Clara, tutrice di Laura, donna vana e ambiziosa. In seguito ad un incidente, Luciano viene licenziato e trova lavoro, come tecnico in una miniera di carbone, in Inghilterra. Prima di partire promette a Laura di tornare appena sarà in condizioni di sposarla. In Inghilterra egli viene a contatto con Maria, una giovane infermiera, che, innamoratasi di Luciano, fa in modo di sopprimere tutte le lettere, che i due innamorati si scambiano. Laura, preoccupata per il silenzio di Luciano, si reca in Inghilterra, dove ha modo di accertare il tradimento dell'innamorato. Tornata a Napoli, sposa il conte Sirovich, che in breve divora gran parte del di lei patrimonio, poi tenta invano di gettarla, per interesse, nella braccia di un maturo riccone. Alla fine Sirovich fa perire perfidamente la zia Clara, usufruttuaria di una tenuta, che appartiene a Laura. Quando questa si rifiuta di consentirne la vendita, il conte la chiude in un sottoscala, sotto la guardia di un servo negro, che tenta di usarle violenza. Frustato per ciò dal conte, il moro lo strozza. Laura è ora in balìa del bruto: in questo supremo istante giunge a salvarla la polizia, guidata da Luciano, al quale un amico ha finalmente rivelata tutta la verità.
SCHEDA FILM

Regia: Giorgio Pastina

Attori: Lianella Carell - Maria, John Kitzmiller - Domestico, Enrico Glori, Giulio Calì, Giacomo Rondinella - Luciano, Beniamino Maggio, Virna Lisi - Laura, Gustavo De Nardo, Fiamma Breschi, Mario Passante, Dora Strebel, Vincenzo Musolino, Otello Toso - Il Conte Sirovich, Rosalia Maggio - Zia Clara

Soggetto: Giuliana Misiano Pazielli

Sceneggiatura: Giorgio Pastina

Fotografia: Giuseppe La Torre

Musiche: Carlo Innocenzi

Scenografia: Alfredo Montori

Durata: 85

Genere: DRAMMATICO

Produzione: FORTUNATO MISIANO PER ROMANA FILM

Distribuzione: ROMANA FILM

CRITICA
"Il film tenta nuovamente un genere che è sempre gradito al grosso pubblico del sud di Italia, ma è di modestissima levatura". (U. Tani, "Intermezzo", n. 11/12 del 30/6/1954).