In una zona industriale totalmente in declino, il musulmano Mao è il proprietario di una piccola impresa di riparazione di pale e di un garage per autocarri. Un giorno decide di aprire una moschea e, senza alcuna esitazione, sceglie l'imam...
SCHEDA FILM
Regia: Rabah Ameur-Zaïmeche
Attori: Christian Milia-Darmezin, Mohamed Fellag, Nathalie Richard, Sotigui Kouyaté, Abel Jafri, Salim Ameur-Zaïmeche, Mamadou Kebe, Mamadou Koita, Larbi Zekkour
Sceneggiatura: Rabah Ameur-Zaïmeche, Louise Thermes
Fotografia: Irina Lubtchansky
Musiche: Sylvain Rifflet
Montaggio: Nicolas Bancilhon
Durata: 93
Colore: C
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Produzione: PRODUCTION SARRAZINK PRODUCTIONS, LES FILMS DU LOSANGE
NOTE
- PRESENTATO ALLA 40MA "QUINZAINE DES REALISATEURS" (CANNES, 2008).
CRITICA
"L'abilità del regista sta tutta nel gestire l'intreccio che si sviluppa tra il solidarismo religioso e le sue incrinature filosofiche. Gli affari vanno male e Mao dovrà prima diminuire lo stipendio ai riparatori di bancali e successivamente chiudere l'officina per i camion. I primi sono immigrati centroafricani di ultima generazione e stanno col capo; i meccanici, più anziani, nordafricani e professionalmente più specializzati dei primi, non ci stanno. Si scatena lo sciopero con esiti piuttosto tragici. Un esempio di cinema civile e coraggioso (tre quarti degli attori sono non professionisti) che evita il patetismo del buon immigrato e lo ritrae in tutte le sue sacrosante contraddizioni e necessità di sopravvivenza. Sarà per il diverso stratificarsi delle ondate migratorie o per le recondite paure che attanagliano il fantomatico uomo della strada, ma film del genere in Italia non li si riesce più a fare." (Davide Turrini, 'Liberazione', 17 maggio 2008)