Diane è una giovane donna che lavora per una multinazionale guidata da Henri-Pierre Volf. Nella logica della diversificazione delle attività, dal campo immobiliare alla moda - il Gruppo Volf sta negoziando l'acquisizione di TokyoAnime, una compagnia giapponese che produce una nuovo tipo di manga, i famosi fumetti giapponesi, e la loro versione pornografica, henti, con immagini digitali in 3D che sbaraglieranno la concorrenza in questo mercato incredibilmente ricco. Due compagnie si stanno battendo per ottenere la diffusione in esclusiva delle nuove immagini della Volf sul web: Mangatronics e Demonlover. La Mangatronics ha reclutato Diane come spia industriale per favorire i suoi interessi sabotando il contratto con la Demonlover dall'interno. I collegamenti fra la Demonlover e molti siti pornografici illegali indeboliscono pericolosamente le relazioni con il Gruppo Volf, ignaro dell'esistenza d quei siti segreti. Diane scopre inoltre che hanno le loro strategie e le loro spie fra i suoi innocui colleghi. Finisce per sapere troppe cose, diventando n pericolo per la Demonlover. Presto non ci sarà altra via d'uscita che entrare nella cyber-realtà della quale lei è forse stata parte sin dall'inizio.
SCHEDA FILM
Regia: Olivier Assayas
Attori: Connie Nielsen - Diane, Chloë Sevigny - Elise, Charles Berling - Herve', Gina Gershon - Elaine, Edwin Gerard - Edward, Jean-Pierre Gos - Verkamp, Randal Holden - Ray, Nao Omori - Shoji, Alexis Pivot - Frankie, Thomas M. Pollard - Rodney, Dominique Reymond - Karen, Abi Sakamoto - Kaori, Ludovic Schoendoerffer - Luis, Jean-Charles Dumay - Henri, Julie Brochen - Gina, Naoki Yamazaki - Eiko, Mathias Mlekuz - L'Uomo X, Jean-Baptiste Malartre - Volf, Alexandre Lachaux - Erwan
Sceneggiatura: Olivier Assayas
Fotografia: Denis Lenoir
Musiche: Sonic Youth
Montaggio: Luc Barnier
Scenografia: François-Renaud Labarthe
Costumi: Anaïs Romand
Durata: 129
Colore: C
Genere: THRILLER
Produzione: ELIZABETH FILMS
NOTE
IN CONCORSO AL FESTIVAL DI CANNES 2002
CRITICA
"E' una boiata pazzesca; un record negativo per la Croisette che pure, nel concorso, un brutto film ce lo mette ogni anno. (...) Tra un'interminabile cena al ristorante giapponese e un delitto, un'immagine in pellicola e una in digitale, sembra che il tempo non passi mai. Si resta per vedere la brutta fine che farà ciascuno dei personaggi, tutti insopportabilmente antipatici". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 20 maggio 2002)