DELITTO SULL'AUTOSTRADA

Una ballerina, che appartiene a una buona famiglia respinge gli inviti che un amico della famiglia stessa le ripete, consigliandola a lasciare l'arte tersicorea e a ritornare in casa. Dopo un colloquio piuttosto vivace fra i due, a bordo della macchina della ballerina, il giovane scende sull'autostrada e si allontana. La sera stessa la ballerina è trovata uccisa. I sospetti si indirizzano immediatamente sul giovane; il quale cerca di dimostrare la propria innocenza. Intanto anche il collega di palcoscenico della ballerina, che ne era gelosissimo, viene ripetutamente interrogato. La polizia brancola nel buio: alcuni pregiudicati sono fermati e interrogati. Poi, improvvisamente, si viene a conoscere che la ballerina e la sorella di lei, insieme con un cugino, hanno ereditato la sostanza di una vecchia zia morta a Copenaghen. La polizia crede allora di identificare nel cugino, tanto più che si constatano delle minacce alla vita anche dell'altra sorella, l'assassino che vuole entrare in pieno possesso dell'eredità. Abili indagini conducono infatti al di lui arresto e alla sua confessione.