DELITTO IN FORMULA UNO

ITALIA 1983
Autodromo di Monza: campionato del mondo di Formula Uno. Il primo pilota della squadra prossima alla vittoria è vittima di un incredibile incidente: nessuno si illude che sia fortuito, si pensa all'origine dolosa. La polizia di Milano scopre che la macchina era stata manomessa prima di immettersi in pista, e chiede collaborazione alla Questura Centrale di Roma, che affida le indagini all' ispettore Nico Giraldi, il quale ha un giovane cognato perdigiorno, che vive di espedienti. Nell'intento di trarlo fuori dalle misteriose complicazioni di un ennesimo furto d'auto, Nico viene sconsideratamente coinvolto in un secondo omicidio ed espulso dalla polizia. Deciso a spuntarla, prosegue da solo le indagini tra alterne vicende, cadute di tensione e rischi mortali. Salvato in extremis dall'imboscata di un killer che tenta di assassinarlo e proprio grazie a un intervento del cognato bighellone - ha finalmente la certezza di trovarsi sulla pista giusta, complice un mazzo di rose, posato da mani gentili sulla tomba del pilota di Formula Uno.
SCHEDA FILM

Regia: Bruno Corbucci

Attori: Tomas Milian - Nico Giraldi, Bombolo - Venticello, Dagmar Lassander - Moglie Dell'Ingegnere, Licinia Lentini, Isabel Russinova - Dj Alla Radio, Olimpia Di Nardo - Angela, Pino Colizzi - L'Ingegnere, Gabriele Villa, Valerio Isidori, Enzo Garinei, Sergio Di Pinto, Maria Grazia Buccella, Nicola Pistoia, Marcello Martana, Massimo Vanni - Gargiulo, Paco Fabrini - Rocky, Leo Gavero, Jimmy il Fenomeno - Petomane

Soggetto: Bruno Corbucci, Mario Amendola

Sceneggiatura: Mario Amendola, Bruno Corbucci

Fotografia: Silvano Ippoliti

Musiche: Fabio Frizzi

Montaggio: Daniele Alabiso

Durata: 95

Colore: C

Genere: POLIZIESCO

Specifiche tecniche: PANORAMICO

Produzione: INTERCAPITAL

Distribuzione: CEIAD (1984) - GENERAL VIDEO, DVD CECCHI GORI HOME VIDEO (2002)

CRITICA
L'andamento è dispersivo, le cadute di tono e di ritmo non si contano, le parolacce sostituiscono il parlar comune. Il risultato è una gratuita parodia della magistratura e delle forze dell'ordine e un continuo maldestro vilipendio di valori e di ideali, ai fini non sempre raggiunti di una risata da due soldi (Segnalazioni cinematografiche). Il tandem Corbucci-Milian è collaudato, scivola sicuro sui soliti binari e non si ferma mai ad una nuova stazione. (Segnocinema).