Protagonisti del film sono due giovani: Nullo Branzi, un settentrionale, e Carmela Santoro una ragazza siciliana, immigrata in Lombardia. Lavorano nello stesso stabilimento nei pressi di Milano, soffrendo dei tipici problemi della fabbrica, spesso disumana e alienante. Si aggiungano in più le condizioni subumane in cui la famiglia di Carmela è costretta a vivere e il lavoro in fabbrica, dannoso per le esalazioni che, a lungo andare, mettono in pericolo la vita stessa della lavoratrice. Carmela si innamora di Nullo, si fidanza e si concede a lui. In una situazione, che ha ormai legato le loro due vite, esplode acuta la differenza di mentalità dei due protagonisti. Anarchica, libertaria, senza fede quella di Nullo; oppressa da condizionamenti di schiavitù familiare e sociale, da una tipica religiosità superstiziosa e da consuetudini ataviche, quella di Carmela. Il contrasto, già acuto sul piano individuale, viene esasperato dall'ambiente. La vicenda conclude melodrammaticamente con un matrimonio civile in extremis e con la morte di Carmela, vittima della fabbrica che ha così consumato un ennesimo omicidio bianco.
SCHEDA FILM
Regia: Luigi Comencini
Attori: Stefania Sandrelli - Carmela Santoro, Giuliano Gemma - Nullo Branzi, Brizio Montinaro - Pasquale, Renato Scarpa - Medico della fabbrica, Cesira Abbiati - Adalgisa, Emilio Bonucci - Fratello di Nullo, Rina Franchetti - Madre di Nullo, Walter Valdi - Il sindaco, Pippo Starnazza - Giardiniere della fabbrica, Antonio Iodice
Soggetto: Ugo Pirro
Sceneggiatura: Ugo Pirro, Luigi Comencini
Fotografia: Luigi Kuveiller
Musiche: Carlo Rustichelli
Montaggio: Nino Baragli
Scenografia: Dante Ferretti
Costumi: Dante Ferretti, Paola Comencini - assistente
Altri titoli:
Ein verbrechen aus wahrer Liebe
Delito de amor
Somewhere Beyond Love
Un vrai crime d'amour
Durata: 100
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA, TECHNOSPES, EASTMANCOLOR
Produzione: GIANNI HECHT LUCARI PER DOCUMENTO FILM
Distribuzione: TITANUS (1974) - MULTIVISION, VIDEOPIU' ENTERTAINMENT (COLLECTION)
CRITICA
"Condita da una lieve satira sociale, è una favola ambientata nell'alienante (e mortale) hinterland industriale milanese." (Paolo Mereghetti - 'Dizionario dei film').