L'investigatore Harlan Regis, della polizia di Washington, viene chiamato ad indagare sull'omicidio di una ragazza dentro la Casa Bianca. Assistito con qualche riluttanza iniziale da Nina, un agente segreto che ha ricevuto l'ordine di chiudere il caso il più presto possibile, Regis si rende conto ben presto che la situazione è più complicata del previsto, vede altri agenti che si mettono al di sopra della legge, documenti che spariscono, rivalità che si agitano sottotraccia. In un crescendo di trappole, agguati e diffidenze, Regis riesce ad avere la fiducia di Nina. Insieme sventano un complotto che voleva far mettere in stato d'accusa il presidente, per sostituirlo con un altro più gradito. Smascherato, Jordan, autore del complotto, si uccide.
SCHEDA FILM
Regia: Dwight H. Little
Attori: Wesley Snipes - Harlan Regis, Alan Alda - Alvin Jordan, Ronny Cox - Presidente Jack Neil, Daniel Benzali - Nick Spikings, Diane Lane - Nina Chance, Dennis Miller - Detective Stengel
Soggetto: David Hodgin, Wayne Beach
Sceneggiatura: David Hodgin, Wayne Beach
Fotografia: Steven Bernstein
Musiche: Christopher Young
Montaggio: Billy Weber, Leslie Jones
Scenografia: Nelson Coates
Durata: 106
Colore: C
Genere: THRILLER
Produzione: A. KOPELSON - A. MILCHAN.
Distribuzione: WARNER BROS.
NOTE
REVISIONE MINISTERO NOVEMBRE 1997.
CRITICA
"Discreto giallo parapolitico, molto fantasioso e assai poco plausibile, ma non per questo meno avvincente, che si arrampica sugli splendidi specchi del Palazzo per raccontarne i subdoli intrighi. Accanto al brutto Wesley Snipes e alla bella Diane Lane, un presidente così coniglio da sembrare più un dc italiano che un democratico americano". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 29 maggio 2001).
"Bisognerebbe indagare più a lungo sull'ossessionante inflazione di presidenti che, da un po' di tempo a questa parte, popolano i film americani ma - a parte questa considerazione e le numerose incrostature cui ormai le ridondanti sceneggiature del genere ci hanno abituato 'Murder at 1600', pur non essendo 'Potere assoluto' di Clint Eastvood, conserva la dignità d'un giallo d'azione decente, dotato d'un ritmo accettabile, ben interpretato dallo statuario Wesley Snipes". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 23 dicembre 1997)