A Malibù, in California, un emigrato russo festeggia il 31 dicembre la sua nuova villa e la fine della sua carriera, forse illegale. Il caso farà intrecciare la sua vita con quella di Lisa, giovane mamma costretta dall'assistente sociale a trovarsi un lavoro.
TRAMA LUNGA
Emigrato russo, Oleg ha appena acquistato una villa a Malibù, in California. Il 31 dicembre invita nella sua residenza parenti ed amici per celebrare il Capodanno e la fine della sua carriera. Una carriera che, a giudicare dalle guardie del corpo presenti, potrebbe anche essere illegale. Intanto dall'altra parte della città una giovane mamma, Lisa, riceve un ultimatum dall'assistente sociale: senza un lavoro sarà presto privata della figlia. Passano le ore e mentre a casa di Oleg la festa entra nel vivo, Lisa riceve un'offerta di lavoro con una società di disinfestazione. Al mattino il suo primo appuntamento è proprio a casa di Oleg.
SCHEDA FILM
Regia: Sergej Bodrov
Attori: Vladimir Mashkov - Oleg, Jennifer Jason Leigh - Lisa, Dean Stockwell - Michael, Lesley Ann Warren - Anna, Sergej Bodrov Jr. - Deema, Henry Thomas - Alex, Jsu Garcia - Miguel, Brenda Bakke - Jane, Randy Lowell - James, Bailey Thompson - Carrie, Joyce Guy - Assistente Sociale, Kerry Johnston - Call Girl, Juan Cantu - Prete, Julieanne Steger - Call Girl, John Bradford Pagano - Autista Limousine, Eugene Lazarev - Zio Anatoly
Soggetto: Sergej Bodrov
Sceneggiatura: Sergej Bodrov, Carolyn Cavallero
Fotografia: Sergei Kozlov
Musiche: Gia Kancheli, The Tiger Lillies
Montaggio: Pam Wise, Ray Lovejoy
Scenografia: Steve Cooper
Costumi: Toni Gmuer
Durata: 99
Colore: C
Genere: DRAMMATICO POLIZIESCO
Produzione: FLACH FILM, PANDORA FILMPRODUKTION, PORTMAN ENTERTAINMENT GROUP
Distribuzione: ISTITUTO LUCE
Data uscita: 2002-05-31
CRITICA
"L'intrigo complicato, la confusione, il caos delle emozioni rispecchiano bene i livelli esistenziali di persone criminali che restano essenzialmente degli sradicati, di un'attività delinquenziale sconnessa e affidata al caso fortunato oppure sventurato". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 31 maggio 2002)
"Sofisticato e stuzzicante, il film parte da una citazione felliniana (una statua della Madonna arriva dal cielo con un elicottero come il Cristo di 'La dolce vita') per approdare a qualcosa di molto diverso. Ed è una sensazione quasi surreale vedere il bravo Mashkov trasmettere una disperazione proprio alla russa in un alieno contesto californiano. Ma il mondo di oggi si sta configurando in modi bizzarri e imprevedibili e il cinema, in casi come questo, ne coglie il disagio, l'assurdità e il sentimento di una catastrofe universale senza più regole ne confini". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 3 giugno 2002)