Un gruppo di persone, per sfuggire alla peste, si rifugia nel palazzo di Messer Gianni che, per ingannare il tempo racconta alcune novelle. 1) Frà Pasquale insidia la giovane vedova Piccarda e questa, consigliata dai fratelli, lo getta fra le braccia della brutta serva e lo fa cogliere in flagranza dal vescovo. 2) Guidobaldo, dando retta ai vaticini di una zingara, consegna la moglie, contessa Floriana, a Rufolo di Chioggia che ha pagato la megera. 3) Frà Domenico cede alle insistenze di Martina e la fa penetrare nel convento sino alla propria cella. Il priore, scoperto il traffico, spedisce il fraticello a fare penitenza e si gode la ragazza. 4) Brunetta ha quale marito il gelosissimo Gervaso: facendogli passare una notte intera all'addiaccio, riesce a spassarsela con Filippo, pittore. 5) Rinaldo finge un'aggressione di briganti per conquistare Marcorpa, moglie del vaccaro Giannotto, che al ritorno ha pure la sorpresa di non essere creduto dalle guardie. 6) Agilulfo, scoperto l'adulterio di Elena, taglia i capelli della nuca, del palafreniere Rainero per smascherarlo davanti al boia e farlo decapitare. Ma tutti gli altri servi si sono tagliati egualmente i capelli ...
SCHEDA FILM
Regia: Marino Girolami
Attori: Franco Agostini, Enzo Andronico, Alberto Atenari, Bruna Beani, Antonio Cantafora, Gianni De Luca, Katia Chiari, Fortunato Cecilia, Leonora Vivaldi, Malisa Longo
Soggetto: Mario Amendola
Sceneggiatura: Bruno Corbucci
Fotografia: Remo Grisanti
Musiche: Roberto Pregadio
Montaggio: Carlo Reali
Altri titoli:
BOCCACCIO MIO STATTE ZITTO
Durata: 92
Colore: C
Genere: EROTICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA EASTMANCOLOR
Produzione: CLAUDIA (ROMA)
Distribuzione: FIDA
CRITICA
Con una comicità grossolana e con una sfacciata disinvoltura nell'esibizione di nudità, il film cerca di riempire gli abissali vuoti narrativi dovuti a una sceneggiatura arruffata, e di mascherare le numerose pecche di una tecnica rudimentale. Le sei novelle, racimolate più che altro dagli altri film del "genere", sono legate grossolanamente e si distinguono unicamente per la presentazione di un erotismo assai volgare e dissacrante. (Segnalazioni Cinematografiche).