Il film apre con una frase di Bob Dylan:"Per vivere all'eccesso, fuori dalla legge, bisogna essere degli uomini profondamente onesti". Il documentario narra il viaggio della Indies Trader, la barca che scarrozza i migliori surfisti e oceanografi del mondo lungo tutta la circonferenza dell'equatore alla ricerca delle migliori onde. A bordo atleti al top del surf mondiale, compresi alcuni che non sono anche modelli di onestà. In pieno spirito outdoor si viaggia in comunione con l'ambiente marino alla scoperta di nuovi posti dove cavalcare le onde. L'adrenalina è garantita e anche la sorpresa di vedere tra i surfisti Heath Ledger.
SCHEDA FILM
Regia: Michael Oblowitz
Attori: Heath Ledger - non accreditato
Durata: 85
Colore: C
Genere: DOCUFICTION
NOTE
- PRESENTATO ALL'EUROPEAN FILM MARKET DEL 58. FESTIVAL DI BERLINO (2008).
CRITICA
"(...) un piccolo rigo, nel depliant del docufilm conferma che sì, il compianto Ledger, è presente con un suo film alla Berlinale: "Dark Tracks". Lui sembra ridersela sotto i baffi. In anonimato, continua a surfare sul grande schermo del festival di Berlino. Senza mai levarsi quel sorriso sfacciato dal volto. Un'espressione che, francamente, dà i brividi. Perché è tipica di chi ha guardato in faccia la morte ed è sopavvissuto per raccontarla. Peccato che la realtà sia andata diversamente per Ledger. la morte, lui, se l'è portato via, Comunque con "Dark Tracks", Ledger si fa omaggiare in grande stile dai suoi fan. Ancora una volta, prende parte a una pellicola estrema. Per non dire, maledetta: diretta da Michael Oblowitz, "Dark Tracks" è un docufilm che racconta di vita e di morte, di talento e delinquenza e di surfisti poco onesti. Alcuni di loro sono morti proprio surfando. Altri, sono stati arrestati per i crimini commessi. Ma la poesia è tale da sopraffare il lato oscuro dei suoi "eroi neri"." (Francesca D'Angelo, 'Libero', 9 febbraio 2008)