DAREDEVIL

USA 2002
Avvocato non vedente, il giovane Matt Murdock custodisce in realtà un segreto che è anche fonte di un enorme potere. Privo della vista, Matt ha infatti sviluppato gli altri quattro sensi al punto da avere in mano un potere sovraumano. Così il legale agisce sotto copertura: mentre di giorno si occupa della tutela dei più deboli e dei diseredati, di notte Murdock si trasforma in Daredevil, un eroe mascherato che si incarica di far rispettare la legge fra i vicoli più bui e malfamati della città .
SCHEDA FILM

Regia: Mark Steven Johnson

Attori: Ben Affleck - Matt Murdock/Daredevil, Jennifer Garner - Elektra Natchios, Michael Clarke Duncan - Wilson Fisk/Kingpin, Colin Farrell - Bullseye, Jon Favreau - Franklin "Foggy" Nelson, Joe Pantoliano - Ben Urich, David Keith - Jack Murdock, Scott Terra - Matt Giovane, Erick Avari - Nikolaos Natchios, Coolio - Daunte Jackson, Kevin Smith - Jack Kirby, Stan Lee - Vecchio

Soggetto: Bill Everett, Frank Miller, Stan Lee

Sceneggiatura: Mark Steven Johnson

Fotografia: Ericson Core

Musiche: Graeme Revell

Montaggio: Dennis Virkler

Scenografia: Barry Chusid

Costumi: James Acheson

Colore: C

Genere: AZIONE FANTASY

Tratto da: SERIE A FUMETTI IDEATA DA STAN LEE E PERSONAGGI CREATI DA FRANK MILLER

Produzione: 20TH CENTURY FOX, NEW REGENCY PICTURES, MARVEL ENTERTAINMENT, HORSESHOE BAY PRODUCTIONS

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX (2003)

Data uscita: 2003-04-04

CRITICA
"Il regista si sforza di rendere cupo l'universo del fumetto e muove nervosamente la cinepresa. Peccato che metà delle sequenze sia copiata (da 'X-men', 'Blade', 'Il Corvo', 'Batman'), spandendo sul tutto un fastidioso strato di già-visto. L'eroina Elektra è una bella ragazzona californiana e Colin Farrell si spreca in smorfie ridicole".(Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 5 aprile 2003)

"Diretto da Mark Steven Johnson che purtroppo non è Sam Raimi e neanche Tim Burton, ma solo lo sceneggiatore dei brontoloni Lemmon e Matthau, il film, che doveva essere a budget ridotto ed è poi diventato il solito kolossal, è fiacco e ripetitivo, anche perché manca un personaggio cui sposare la causa (...) Equilibrando il libro dei bilanci tra Bene e Male senza mai il dubbio che esita la coscienza, il film se la cava sportivamente sposando la causa dell'infantilismo acuto, abbandonando ideali di giustizia, parodiando affettuosamente il cacciatore di scoop e divertendosi col teenager oggi obbligato al ritmo e ai servizi senza cuore del cinema pop corn". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 5 aprile 2003)

"'Daredevil' di Mark Steven Johnson (anche sceneggiatore) doveva essere un piccolo film, molto violento e sexy, fedele al tono dark che il grande Frank Miller diede negli '80 al fumetto Marvel ideato da Stan Lee. Ma il successo di 'Spiderman' ha convinto la Fox a cambiare identità a 'Daredevil' nel bel mezzo delle riprese: da disturbante pellicola di nicchia a sano intrattenimento nazionalpopolare. Il risultato è un film mediocre, senza personalità e con un cast poco brillante: Affleck è espressivo come il monolite nero di 2001, Duncan e Farrell sono una coppia di cattivi più stupida che pericolosa. Si salva solo la Garner, che avrà un film da protagonista per la sua Elektra. Purtroppo rivedremo anche Affleck in 'Daredevil 2'". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 aprile 2003)

"I Supereroi si somigliano tutti, hanno tutti una doppia identità, un passato doloroso, le migliori intenzioni altruiste e l'odio più vivo per la criminalità. 'Daredevil' non fa eccezione (...) Ma in più è cieco, ed è pure cattivo, un giustiziere spietato, conosce le arti marziali e rimane nella sua versione cinematografica diretta da mark Steven Johnson, mediocre e insieme divertente". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 11 aprile 2003)