DALLE NEVI D'AFRICA AI GRATTACIELI DI NEW YORK

Nei pressi di Leshoto (Africa), nel 1964, alla missione cattolica viene lasciato un bambino bianco di tre anni. Contro il parere di Suor Margherita Padre Alberto adotta Jannie, che giunto a 9 anni, vive perfettamente inserito nella comunità totalmente di colore. Il ragazzetto tuttavia, insieme all'inseparabile coetaneo negro Taepo si distingue per vivacità. Dagli Usa giunge alla missione una giovane missionaria protestante, Carol Duxley, che viene fagocitata dalla pacifica comunità e diviene grande amica dei due bambini così come dello stregone. Le scappatelle di Jannie gli provocano un giorno delle gravi lesioni ai reni. Viene spedito in America e operato. La sua guarigione tarda e allora viene raggiunto da Tsepo e da Padre Alberto. Quando il giovanotto ha ormai ripreso il suo posto in Leshoto, la notorietà provocata dai giornali sul suo caso fa apparire all'orizzonte la nonna che vorrebbe riportarlo tra i bianchi. Jannie e Tsepo fuggono nella tempesta. Rintracciati grazie a Zolletta, l'affezionato barboncino, Jannie viene trovato vivo grazie al sacrificio di Tsepo.