Due soci in affari si trovano alle prese per due settimane con una coppia di gemelli di sei anni, particolarmente pestiferi, figli di uno dei due. Quando le due piccole pesti vengono affidate ad un campeggio estivo, Berry, zelante responsabile del campo, si convince che i due uomini siano una coppia omosessuale che ha adottato i due gemelli e per questo decide di tenerli sotto stretta sorveglianza.
SCHEDA FILM
Regia: Walt Becker
Attori: John Travolta - Charlie, Robin Williams - Dan, Kelly Preston - Vicki, Conner Rayburn - Zach, Ella Bleu Travolta - Emily, Lori Loughlin - Amanda, Seth Green - Ralph White, Bernie Mac - Jimmy Lunchbox, Matt Dillon - Barry, Ann-Margret - Martha, Rita Wilson - Jenna, Amy Sedaris
Sceneggiatura: David Weissman, David Diamond
Fotografia: Jeffrey L. Kimball
Musiche: John Debney
Montaggio: Ryan Folsey, Tom Lewis
Scenografia: David Gropman
Arredamento: Ellen Christiansen
Costumi: Joseph G. Aulisi
Durata: 89
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85) - DE LUXE, TECHNICOLOR
Produzione: TAPESTRY FILMS E WALT DISNEY PICTURES
Distribuzione: WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES, ITALIA (2010)
Data uscita: 2010-03-26
TRAILER
CRITICA
"La famiglia nella vita vera di John Travolta e Robin Williams caratterizzano 'Daddy Sitter' di Walt Becker, film per ragazzini con genitori separati o strani. Come strana è la coppia dello scapolo in carriera di Travolta e del divorziato in carriera di Williams (...). La professionalità del cast stellare non salva lo spettatore dal quesito: perché sono finiti in un film così?" (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 26 marzo 2010)
"'Daddy Sitter' ha un senso: dobbiamo ridere perché John Travolta e Robin Williams fanno cose buffe. Lasciate perdere trama, psicologie e verosimiglianza. La gag più forte è lo scambio di pillole medicinali tra questi due vecchi amici professionisti delle pubbliche relazioni che sognano di approdare in Giappone (ma non era più attuale la Cina?). (...) Commedia caciarona per maschi anzianotti dal regista del più riuscito 'Svalvolati on the Road'. Però, ha una sua dignità." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 26 marzo 2010)