CUORE FORESTIERO

ITALIA 1953
Armando, giovane ed onesto impiegato, è innamorato di Maria, che lo ricambia di pari affetto. Tra i due innamorati hanno luogo spesso dei litigi: dopo una lite più seria, Armando, per favorire la riconciliazione, decide di fare un regalo a Maria per il suo compleanno. Non avendo la somma necessaria, si rivolge a Giovanni; ma il falso amico l'induce a prendere intanto il denaro dalla cassaforte del principale. Egli stesso s'impegna a consegnargli la somma desiderata entro ventiquattr'ore. Mentre mette le mani nella cassaforte, Armando viene sorpreso dal principale, avvertito da Giovanni mediante una lettera anonima. In questo punto il principale viene ucciso con due colpi di pistola da un operaio licenziato. Armando, temendo d'essere accusato d'assassinio, si rivolge a Giovanni, che lo fa imbarcare clandestinamente per l'America. Maria, disperata per la partenza di Armando, diviene una facile preda per Giovanni, che ne fa la sua amante. Quando si accorge d'esser stata vittima d'un malvagio, Maria entra in una casa di redenzione, dove muore pentita. Giovanni, avendo denunciato un complice dei suoi loschi traffici, viene da questo ucciso. Armando apprende che l'assassino del suo principale s'è costituito e ritorna, dopo alcuni anni, in Patria. Dal racconto di un vecchio sacerdote conoscerà la dolorosa storia di Maria.
SCHEDA FILM

Regia: Armando Fizzarotti

Attori: Maria Piazzai - Maria, Aldo Nicodemi - Armando, Amalia Pellegrini, Franco Jamonte, Gigi Pisano, Arturo Gigliati, Gianni Vale, Amedeo Pariante, Piero Lulli - Giovanni

Soggetto: Antonio Ferrigno

Sceneggiatura: Rodolfo Novelli, Armando Fizzarotti

Fotografia: Carlo Carlini

Musiche: Franco Langella

Montaggio: Rodolfo Novelli

Scenografia: Franco Fontana

Altri titoli:

CORE FURASTIERO

Durata: 90

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ANTONIO FERRIGNO (NAPOLI)

Distribuzione: AURORA FILM

NOTE
SCENEGGIATURA: ROSALIA CALABRESE (NON ACCREDITATA).
CRITICA
"E' un lavoro motlo mediocre". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", Vol. XXXII, 1952).