Giorgio, un industriale di mezza età, dopo il divorzio dalla moglie Agnese ha venduto la sua fabbrica e, acquistato un vecchio castello isolato, vi si è trasferito con la sua giovane seconda moglie Teresa. Giorgio gode della tranquillità del luogo, mentre Teresa trova sfogo alla sua noia intessendo furtivi amori con occasionali visitatori del castello. Un giorno giungono nel maniero due malviventi inseguiti dalla polizia: Alberto, che muore poco dopo in seguito alle ferite riportate in uno scontro a fuoco, e Riccardo, un brutale gigante che si istalla da padrone nella casa di Giorgio. Le reazioni dei due coniugi ai soprusi del bandito sono opposte: l'uomo cerca soltanto di salvare la pelle; la donna, invece, disgustata dal pavido atteggiamento del marito, sembra attratta dalla rozza vitalità di Riccardo. Allorchè il bandito decide di abbandonare il castello, Teresa, delusa dall'indifferenza dimostrata da questi nei suoi confronti, istiga Giorgio a ucciderlo. Il bandito cade sotto i colpi di fucile di Giorgio, il quale si illude di aver riconquistato con questo atto la sua dignità di uomo e l'amore di Teresa. Ma la donna fuggirà nella stessa giornata con un aitante play-boy, lasciando il povero Giorgio in una solitudine senza scampo.
SCHEDA FILM
Regia: Roman Polanski
Attori: Donald Pleasence - George Il Marito, Françoise Dorleac - Teresa, Lionel Stander - Gangster Dick, Jack MacGowran - Albie Sec. Gangster, Ian Quarrier - Christopher, Trevor Delaney - Il Bambino, Robert Dorning - Fairweather, William Franklyn - Cecil, Renee Houston - Madre Di Christopher, Marie Kean, Geoffrey Summer - Padre Di Chrisotpher, Jacqueline Bisset - Amica Di Cecil
Soggetto: Gérard Brach, Roman Polanski
Sceneggiatura: Gérard Brach, Roman Polanski
Fotografia: Gilbert Taylor
Musiche: Krzysztof Komeda
Montaggio: Alastair McIntyre
Scenografia: Voytek
Effetti: Bowie Films Ltd.
Durata: 111
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA BIANCO E NERO
Produzione: GENE GUTOWSKI
Distribuzione: COLUMBIA - CIAK VIDEO
NOTE
- ORSO D'ORO AL FESTIVAL DI BERLINO 1966.
- PREMIO DELLA CRITICA ITALIANA ALLA MOSTRA D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 1966.