Cristian ha una sola via d'uscita: recuperare la pipì di un giaguaro nelle sperdute campagne pugliesi per portare a buon fine una missione pericolosissima. Questo è quello che può accadere a chi punta tutto sul famoso colpo di fortuna come unica possibilità per una svolta nella vita. Ed è quello che accade a Cristian, che non ha un lavoro e non ha voglia di trovarlo, anche perché non sa fare niente. Dovrà fare i conti con i boss del quartiere Silvanello e Sergione, affidarsi al guru della droga John Benzedrina, convincere l'amico Palletta a seguirlo nell'impresa, affrontare la donna cannone, dire almeno una volta la verità alla sua fidanzata Teresa e uscirne vincitore....senza farsi sbranare.
SCHEDA FILM
Regia: Antonio Manzini
Attori: Libero De Rienzo - Cristian, Pietro Sermonti - Palletta, Rocco Ciarmoli - Alfredo, Giselda Volodi - Zia Filomena, Margherita Vicario, Dario D'Ambrosi, Tullio Sorrentino, Tiziana Schiavarelli, Gino Nardella, Mario Patanè, Toni Malco, Pierluigi Cuomo, Kelly Palacios
Soggetto: Antonio Manzini
Sceneggiatura: Antonio Manzini
Fotografia: Antonello Emidi
Musiche: Stefano Ratchev, Mattia Carratello
Montaggio: Marco Spoletini
Scenografia: Arcangela Di Lorenzo
Arredamento: Antonio di Pace
Costumi: Andrea Cavalletto
Altri titoli:
Zio Gaetano è morto
Durata: 90
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: FLAVIA PARNASI PER COMBO PRODUZIONI
Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES
Data uscita: 2016-06-09
TRAILER
NOTE
- FILM RICONOSCIUTO D'INTERESSE CULTURALE CON IL CONTRIBUTO DEL MIBACT-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA. REALIZZATO IN ASSOCIAZIONE CON CAPITAL HOLDING, IL CIAMBELLONE DI GARGANI E RIGAMONTI RE AGENCY AI SENSI DELLE NORME SUL TAX CREDIT.
CRITICA
"(...) è una commedia assai atipica nel panorama nazionale: scanzonata, lisergica e nichilista insieme, fotografa un'Italia in crisi globale, dove non si salva nessuno, la legalità è questa sconosciuta e pure la lingua non ha regole né confini. Bene gli attori, con menzione speciale per il 'glossolalico' Rocco Ciarmoli; coraggiosi i dialoghi (...); apocalittico e simbolico l'entroterra foggiano (...). Onore al merito." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 9 giugno 2016)
"Parte bene, poi s'ingolfa l'avventura dello sfaticato romano Cristian. (...) Divertente la prima parte, troppo lunga la sosta al circo, con qualche caduta di gusto. Molto bravi comunque i due protagonisti, con un Sermonti quasi irriconoscibile così rapato." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 9 giugno 2016)