Janusz non è un uomo che si impressiona facilmente. Di lavoro fa il Procuratore ed è abituato ad analizzare le scene dei crimini nei minimi dettagli. Janusz, lavora sodo, forse fin troppo, ma nei confronti di sua figlia Olga, ancora in lutto per la madre morta e affetta da anoressia, si sente impotente. Temendo che la ragazza possa uccidersi, il padre decide di metterla in cura presso la clinica in cui lavora Anna, una psicologa che a sua volta ha perso il proprio bambino alla nascita e che vive isolata nel suo appartamento dove evoca spiriti che comunicano con i vivi dalla tomba...
SCHEDA FILM
Regia: Malgorzata Szumowska
Attori: Janusz Gajos - Janusz, Maja Ostaszewska - Anna, Justyna Suwala - Olga, Ewa Dalkowska - Fidanzata del Procuratore, Adam Woronowicz - Medico, Tomasz Zietek - Assistente del Procuratore, Malgorzata Hajewska-Krzysztofik - Madre del ragazzo morto, Ewa Kolasinska - Infermiera, Roman Gancarczyk - Becchino, Wladyslaw Kowalski - Vicino
Sceneggiatura: Malgorzata Szumowska, Michal Englert
Fotografia: Michal Englert
Montaggio: Jacek Drosio
Scenografia: Elwira Pluta
Costumi: Katarzyna Lewinska, Julia Jarza-Bratiniec
Effetti: Janusz Bykowski
Altri titoli:
Body
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 2K, DCP
Produzione: JACEK DROSIO, MALGORZATA SZUMOWSKA, MICHAL ENGLERT PER NOWHERE SP. Z O.O., IN COPRODUZIONE CON D35, KINO SWIAT, MAZOWIECKI FUNDUSZ FILMOWY
Distribuzione: CINECLUB INTERNAZIONALE
Data uscita: 2015-11-05
NOTE
- ORSO D'ARGENTO A MALGORZATA SZUMOWSKA COME MIGLIOR REGISTA AL 65. FESTIVAL DI BERLINO (2015; EX AEQUO CON RADU JUDE PER "AFERIM!").
CRITICA
"Ci sono due momenti sublimi in 'Corpi', (...). Si trovano all'inizio, nella scena impregnata di humour nero in cui la polizia rinviene un impiccato, e alla fine, che riscatta con un colpo d'ala un rapporto famigliare malato. (...) Da che parte starà lo spettatore? Quel che importa non è tanto la risposta, quanto la capacità del film di sollevare problemi; unita a un sano distacco umoristico che non si fa mai derisorio." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 5 novembre 2015)
"Sulla carta sembra un horror, in realtà 'Corpi' è una commedia nera con spunti di dramma esistenziale raccontata con notevole ironia. L'uso dell'anoressia quale metafora di una non accettazione di se stessi, ma su più livelli, funziona nella leggerezza non superficiale che caratterizza il tono del film. La ricerca di un altrove appartiene a tutti noi, come questo film che - seppur molto 'femminile' - può trovare un plauso trasversale." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 5 novembre 2015)