Giulio Stucchi, titolare di un'agenzia pubblicitaria, deve preparare la campagna promozionale di un nuovo prodotto per cani. Dopo qualche esitazione, confida ai suoi collaboratori che nelle scatolette provenienti dall'Argentina è stata messa una partita di carne avariata e inservibile per altri usi. La macchina organizzativa però si mette ugualmente in moto, viene scelto un cane come testimone ed è attraverso i suoi occhi stupiti che viene seguito il lavoro dell'agenzia. La preparazione va avanti, mentre fuori ci sono manifestazioni operaie contro i licenziamenti, ed anche Giulio, pressato dai dirigenti, manda a casa alcuni dipendenti, uno dei quali però non si rassegna e comincia a disturbare le riunioni al vertice in cui si deve decidere la campagna. Il gruppo dei creativi propone alcuni spot, che però non soddisfano il committente, il commendator Ciro Esposito, che alla fine propone una sua scelta, che naturalmente viene subito accettata. La campagna promozionale può partire, l'inganno è compiuto.
SCHEDA FILM
Regia: Sandro Baldoni
Attori: Ennio Fantastichini - Giulio Strucchi, Carlo Croccolo - Commendator Ciro Esposito, Silvia Cohen - Vanda Crespi Cicogna, Ivano Marescotti - Gianfranco Pedone, Mariella Valentini - Titti Melidoni, Mauro Marchese - Cristiano Barberis, Mauro Marino - Carlo Esposito, Sebastiano Filocamo - Toto Pescante, Johnny Dell'Orto - Faccia Da Matto, Carolina Salomé - Marisa Quartariello, Paolo M. Scalondro - Franco Maria Menduni, Maurizio Crozza - Claudio Bonelli, Emanuela Giordano - Lella Cappa, Pietro Biondi - Pierluigi Colombo, Barbara Cupisti - Mary Catucci, Cosimo Cinieri - Prof. Gianluigi Querciasecca, Flavio Bonacci - Massimo Bertotti
Soggetto: Johnny Dell'Orto, Sandro Baldoni
Sceneggiatura: Sandro Baldoni, Johnny Dell'Orto
Fotografia: Renato Alfarano
Musiche: Carlo Siliotto
Montaggio: Dede De Vittis
Scenografia: Giancarlo Basili, Leonardo Scarpa
Durata: 89
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: STRANE STORIE S.R.L. - ISTITUTO LUCE S.P.A. IN COLLABORAZIONE CON LA RAI
Distribuzione: ISTITUTO LUCE (1997) - VIDEO CLUB LUCE
NOTE
REVISIONE MINISTERO LUGLIO 1997
CRITICA
"Diretto da Sandro Baldoni - che si era distinto per il divertente e paradossale 'Strane storie' - 'Consigli per gli acquisti' è una grottesca satira della pubblicità, dei suoi 'creativi' e dei loro metodi. Un mondo cinico che non tiene conto della realtà (i disoccupati, gli scioperi, la salute altrui) e tira dritto per la sua strada. Eppure, anche se basterebbe poco per ridicolizzarlo, questo mondo finisce per avere partita vinta. E l'usciere licenziato, quando torna a casa, la trova invasa da prodotti altamente reclamizzati". (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 12 novembre 1997)
"Direi che il film, in un'alternanza avanguardistica di bianconero e colore, si smarrisce un po' inseguendo invano le evanescenti psicologie dei personaggi; ma imbocca la via maestra quando al gran tavolone del 'brain storming' arriva il padrone del vapore, un Carlo Croccolo in forma stupenda che vale da solo il prezzo del biglietto. Qui la satira di Baldoni si fa graffiante, le visualizzazioni delle varie ipotesi di spot si succedono spassose, la musica di Carlo Siliotto ironizza con classe: e siamo tutti solidali con quel cagnolino che per sottrarsi alla pappa coi vermi se ne torna di corsa al canile. Magari potessimo farlo anche noi". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 20 settembre 1997)
"Sotto lo strato del grottesco e il gioco a chiave intorno a diversi personaggi (vi si riconoscono signori dell'advertising come Oliviero Toscani o Gavino Sanna), Baldoni mette in scena un film di radicale pessimismo, dove si ride spesso ma si ride giallo (...). 'Consigli per gli acquisti' è recitato molto bene. Qui e là la sceneggiatura appare esitante: ma in fondo si tratta di un primo lungometraggio ('Strane storie' era composto di corti) ed è un peccato veniale. Quel che sconcerta, invece, è il peso dei sensi di colpa di cui gronda ogni fotogramma. E perché mai? Baldoni non ha nulla da rimproverarsi. A rimproverarlo, del resto, stanno già pensando i suoi (ex) colleghi pubblicitari. Una prova che il film ha colto nel segno". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 27c settembre 1997)