Sandy e Jonathan, due studenti universitari che vivono nella stessa cameretta, sono soliti scambiarsi reciproche confidenze riguardanti le proprie esperienze sessuali. Dopo che Sandy ha allacciato una relazione stabile con Susan, una ragazza conosciuta durante una festa studentesca, Jonathan, tradendo la fiducia dell'amico, riesce a sua volta ad avere una breve avventura con la fanciulla. Successivamente, ottenuta la laurea in medicina, Sandy sposa Susan, mentre Jonathan inizia a convivere con Bobbie, una diva della pubblicità. Ben presto, tanto l'unione di Sandy con Susan quanto quella di Jonathan con Bobbie entrano in crisi. Jonathan non esita a proporre all'amico uno scambio delle rispettive donne...
SCHEDA FILM
Regia: Mike Nichols
Attori: Jack Nicholson - Jonathan Fuerst, Ann-Margret - Bobbie, Art Garfunkel - Sandy, Candice Bergen - Susan, Rita Moreno - Louise, Cynthia O'Neal - Cindy, Carol Kane - Jennifer
Soggetto: Jules Feiffer
Sceneggiatura: Jules Feiffer
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Montaggio: Sam Osteen
Scenografia: Richard Sylbert
Arredamento: George R. Nelson
Costumi: Anthea Sylbert
Altri titoli:
Conocimiento carnal
Ce plaisir qu'on dit charnel
Die Kunst zu lieben
Durata: 97
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANAVISION, 35 MM (1:2.35) - EASTMANCOLOR
Produzione: MIKE NICHOLS PER AVCO EMBASSY PICTURES
Distribuzione: EURO - DOMOVIDEO, GENERAL VIDEO, RICORDI VIDEO, BMG VIDEO (PARADE)
NOTE
- GOLDEN GLOBE 1972 AD ANN-MARGRET COME MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (È STATA CANDIDATA ANCHE ALL'OSCAR 1973 NELLA STESSA CATEGORIA). LE ALTRE CANDIDATURE ERANO: MIGLIOR FILM (DRAMMATICO) E MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA (ART GARFUNKEL).
CRITICA
"Commedia amarissima, pur se in confezione brillante, del tedesco americano Mike Nichols ('Il laureato'), che guarda alla generazione del Vietnam con grande acutezza psicologica, un briciolo di malizia e un linguaggio per l'epoca oltremodo osé. I cinquantenni lo rivedranno con un tuffo al cuore, i giovani lo troveranno irrimediabilmente stravecchio". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 15 luglio 2001)