Alex Benedict è il direttore della Filarmonica Nazionale di Hollywood di cui è finanziatrice la signora Fielding, madre della giovane e ricca Janice, sposata all'affermato maestro. Questi, tuttavia, da qualche mese à amante segreto di Jenifer Welles, brillante pianista che, stanca dell'amore clandestino, detta un ultimatum ad Alex proprio alla vigilia di un concerto che verrà registrato e trasmesso alla TV di Hollywood. Benedict, predisposti accuratamente gli elementi per l'alibi, poco prima del concerto si reca da Jenifer e la uccide. Il Tenente Colombo, incaricato delle indagini, si ritrova per le mani soltanto l'indizio di un garofano perduto e poi raccolto malaccortamente dal maniaco maestro. Lavorando con il solito acume, nascosto dietro modi ingenui e abiti sbrindellati, l'investigatore si introduce nella vita e nella lussuosa casa dei Benedict e fa luce sul caso.
SCHEDA FILM
Regia: Nicholas Colasanto, John Cassavetes - non accreditato, Peter Falk - non accreditato
Attori: Peter Falk - Tenente Columbo, John Cassavetes - Alex Benedict, James Olson - Paul Rifkin, Blythe Danner - Janice Benedict, Anjanette Comer - Jenifer Welles, Myrna Loy - Lizzy Fielding, James McEachin - Billy, Don Knight - Mike Alexander, Michael Pataki - Sam, Michael Fox - Dottor Benson, Dawn Frame - Audrey, Charles Macaulay - Durkee, George Gaynes - Everett, Pat Morita
Soggetto: William Link, Richard Levinson
Sceneggiatura: Steven Bochco
Fotografia: Harry L. Wolf
Musiche: Dick DeBenedictis
Montaggio: Buddy Small
Scenografia: Arch Bacon
Arredamento: John McCarthy Jr.
Costumi: Grady Hunt
Durata: 96
Colore: C
Genere: POLIZIESCO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.33) - TECHNICOLOR
Produzione: UNIVERSAL TV
Distribuzione: P.A.C. (1978)
CRITICA
"Secondo della 'serie Colombo', il film sembra promettere un lungo trasferimento delle imprese del famoso investigatore dalla TV al cinema. Se le ulteriori puntate saranno all'altezza delle prime, lo spettatore non se ne dorrà. Il raccontino, infatti, è tutto da gustarsi sulle sfumature psicologiche di persone che hanno qualcosa da nascondere e altre che hanno cose da scoprire; non manca, inoltre, di annotazioni tematiche raccolte attorno al contrasto sociale di uno splendore borghese, sotto la cui smagliante vernice si nascondono vizi e delitto, e di una povertà dalla quale germina intelligenza e onestà professionale. Anche il duetto Falk-Cassavetes è una sorta di 'concerto a due' nel quale, pur impegnandosi secondo schemi risaputi e facili, i due attori offrono saggi di notevole bravura. Forse l'unica cosa stonata è la prestazione di Cassavetes sul podio ove brandisce la bacchetta direzionale con gesti da spadaccino e, non di raro, senza sincronia con le note musiche di Beethoven e Mozart." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 85, 1978)