CON LUI CAVALCA LA MORTE

ITALIA 1967
Un agente della compagnia dei Pony Express, Idaho Kent, deve raggiungere Sacramento per portare le prove degli illeciti commessi da Bryan Talbot, candidato al Senato in concorrenza con un altro candidato, Stuart Cooper. Talbot, venuto a conoscenza del prossimo arrivo di Idaho, ordisce, con la complicità dei suoi uomini, una imboscata contro questi. L'imboscata non ha l'effetto desiderato e Idaho viene soccorso da un gruppo di pionieri, cui ruba un cavallo per proseguire il viaggio. Il capo dei banditi, Kriss, al soldo di Talbot, organizza una nuova imboscata. Questa volta Idaho uccide Kriss e tre uomini, ma rimane di nuovo appiedato: il superstite degli assalitori avvisa Talbot che, contro il consiglio della moglie Dolores, invia alla liquidazione di Idaho una banda di una trentina di uomini, mentre Dolores ingaggia per lo stesso scopo Luke Prentis, detto il "professionista" e suo ex-amante. Gli uomini di Talbot si scontrano con il gruppo di Idaho e vengono respinti con durissime perdite. Il "professionista", rintracciato Idaho, lo disarma, lo colpisce, lo precipita dall'alto di un costone e, credendolo morto, rientra a Sacramento. Arriva il giorno delle elezioni e arriva anche Idaho coi documenti ed è la fine per Talbot, Dolores e il professionista. Il Pony Express riprende il suo viaggio.
SCHEDA FILM

Regia: Giuseppe Vari

Attori: Paola Natale, Mike Marshall - Idaho Kent, Robert Hundar - Luke Prentiss, Paola Giusti - Kriss, Carole André, Luisa Della Noce, Andrea Bosic - Bryan Talbot, Giuseppe Addobbati, Hélène Chanel - Dolores Talbot

Soggetto: Fernando Di Leo, Augusto Caminito

Sceneggiatura: Fernando Di Leo, Adriano Baracco, Augusto Caminito

Fotografia: Amerigo Gengarelli

Musiche: Coriolano Gori

Scenografia: Enzo Bulgarelli

Durata: 92

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR CROMOSCOPE

Produzione: GABRIELE SILVESTRI E FANCO PALOMBI PER LA ITALCINE TV E ENZO BULGARELLI PER LA PICIENE S.R.L.

Distribuzione: D.I.F.

NOTE
MOTAGGIO: GIUSEPPE VARI NON ACCREDITATO.
CRITICA
"(...) L'ennesimo western italiano non ha nulla (...) da aggiungere all'ormai inaridito filone. Gli ingredienti del genere ci sono tutti, ma sono mescolati con scarsa convinzione. Girato (...) con pochi mezzi si rivela povero anche di quelle trovate che spesso sono le uniche cose potabili dei western nostrani". (Vice, "Il Giorno", 17/12/1968).