CON AIR

USA 1997
La Con Air è la divisione del servizio federale americano addetta al trasporto aereo dei detenuti da una parte all'altra del paese per i motivi più diversi. Cameron Poe, appena scarcerato per buona condotta, viene imbarcato su uno di questi voli. E' atteso dalla moglie Tricia e dalla figlioletta che non ha mai visto e vuole pensare solo al proprio futuro, ma purtroppo per lui si trova a viaggiare insieme ai peggiori delinquenti del sistema penale statunitense. Quando il volo è cominciato da poco, Cyrus Grissom, genio criminale, mette in atto un dirottamento meticolosamente progettato. A terra il sergente Vince deve fronteggiare la situazione e nello stesso tempo impedire di applicare la direttiva dei superiori che vorrebbero drasticamente far esplodere l'aereo. Poe finisce col collaborare con le forze dell'ordine, e riesce ad impedire il massacro totale di poliziotti e passeggeri. L'aereo, danneggiato, cade e rovina dentro un albergo di Las Vegas. Uscito dalle macerie, Cameron abbraccia finalmente moglie e figlia, ma poco lontano, nella confusione generale, Garland, killer psicopatico, è riuscito a fuggire e siede tranquillo ad un tavolo da gioco.
SCHEDA FILM

Regia: Simon West

Attori: Nicolas Cage - Cameron Poe, Monica Potter - Tricia Poe, John Cusack - Larkin, John Malkovich - Cyrus, Steve Buscemi - Garland Greene, Nick Chinlund - Billy Bedlam, Colm Meaney - Malloy, Ving Rhames - Nathan Jones, José Zúñiga - Sims Agente Della Dea, Jesse Borrego - Francisco Cindino, Rachel Ticotin - Bishop, Danny Trejo - Johnny Baca

Soggetto: Scott Rosenberg

Sceneggiatura: Scott Rosenberg

Fotografia: David Tattersall

Musiche: Trevor Rabin, Mark Mancina

Montaggio: Chris Lebenzon, Glen Scantlebury, Steve Mirkovich

Costumi: Bobbie Read

Durata: 105

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: SCOPE A COLORI

Produzione: JERRY BRUCKHEIMER

Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA - TOUCHSTONE HOME VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO OTTOBRE 1999.
CRITICA
"Movimentato e emozionante poliziesco superacrobatico, rimpinzato d'azione e compiaciuta violenza, per non dire ferocia, che esibisce una galleria di ceffi da far rivoltare lo stomaco. Grazie agli spettacolari effetti speciali, non si può tuttavia negare che di tanto in tanto si sobbalzi sulla poltrona. L'impresentabile bifolco Nicolas Cage si merita un bagno caldo e una lunga seduta dal barbiere". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 5 ottobre 2000)

"Nonostante il ben di Dio di distruzione esibita e il distillato di violenza glorificata, il film è elementare, di gesso, acrobatico ma non emozionante, come i vecchi film di Golan, che però spendeva un decimo. Quando qualcuno dice a Cage 'ho visto un lampo di violenza nei suoi occhi', nessuno del pubblico conferma, giacché il suo personaggio rischia l'autoparodia. E quando lo sceriffo garantista cita Dostoevskij tutti lo guardano come se avesse sbagliato film, perché qui siamo parte di un video gioco subliminalmente nocivo". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 23 agosto 1997)

"L'esordiente inglese Simon west conduce con ritmo incalzante una pellicola d'azione che è un tripudio di fiamme, esplosioni cazzottaggi, effetti speciali, cristalli infranti. Per il resto c'è da rilevare che il film di genere è scoppiato: altro che contaminazione, qui siamo allo sganghero completo". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 25 agosto 1997)

"Gli americani chiamano i film come 'Con Air' in diversi modi: 'blockbuster' per la overdose d'azione, 'pop corn movie', perché si guardano sgranocchiando granturco tostato, o 'ride', ovvero attrazioni da fiera. In tutti i casi il concetto è chiaro. Basti dire che, tra un botto e una parolaccia, qui l'aereo atterra addosso ai casinò di Las Vegas o che, come missiva per l'onesto poliziotto John Cusack, viene utilizzata una salma in caduta libera. Fatta eccezione per una citazione dostoevskijana in libera uscita, la sceneggiatura si attiene strettamente al repertorio delle emozioni programmate mentre il regista Simon West, arrivato al lungometraggio dal videoclip, sottolinea gli effetti con la sintassi concitata del montaggio. Nicolas Cage, nuovo eroe muscolare destinato alla successione di Superman, torna a Las Vegas in una parte molto diversa da quella che gli frutta un Oscar. Ammazzacristiani dal look martirologico, soffre come Stallone ed è espressivo quanto la sua canottiera. Meglio il resto del cast, benché convocato per disegnare psicologie degne dei cartoon di Willy il Coyote". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 25 agosto 1997)