Dagmawi Yimer, detto Dag, emigrato da Addis Abeba per motivi politici, arrivato a Lampedusa nel luglio 2006, dopo aver attraversato la Libia, in seguito, anche grazie alla Asinitas onlus, la scuola di italiano per stranieri a Roma, ha raccolto le testimonianze di quanti hanno dovuto fare lo stesso terribile viaggio. Le brutalità che la polizia libica mette in atto, utilizzando anche i finanziamenti di Italia e di Europa per il controllo dei flussi migratori, ci rivelano un aspetto poco noto e assai scomodo delle immigrazioni dall'Africa.
SCHEDA FILM
Regia: Andrea Segre, Dagmawi Yimer
Attori: Fikirte Inghida - Se stesso, Dawit Seyum - Se stesso, Senait Tesfaye - Se stesso, Tighist Wolde - Se stesso, Tsegaye Nedda - Se stesso, Damallash Amtataw - Se stesso, Johannes Eyob - Se stesso, Tsegaye Tadesse - Se stesso, Negga Demitse - Se stesso
Soggetto: Andrea Segre, Stefano Liberti - collaborazione
Fotografia: Andrea Segre
Musiche: Piccola Bottega Baltazar
Montaggio: Luca Manes, Sara Zavarise - collaborazione
Collaborazione alla regia: Riccardo Biadene
Durata: 61
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO SOCIALE
Specifiche tecniche: VIDEO
Produzione: MARCO CARSETTI E ALESSANDRO TRIULZI PER ASINITAS ONLUS, ANDREA SEGRE PER ZALAB
NOTE
- TRASMESSO IL 9 LUGLIO 2009 DA RAITRE.
- CONSULENZA GIORNALISTICA: STEFANO LIBERTI E GABRIELE DEL GRANDE.
- CONSULENZA STORICA: ALESSANDRO TRIULZI.
- CONSULENZA EDITORIALE: ALBERTO BOUGLEUX (ZALAB).
- PREMIO TASCA D'ALMERITA, PREMIO BRASILE, PREMIO PORSCHE PUBBLICO SALINA AL SALINA DOC FESTIVAL 2008.
- CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2009 COME MIGLIOR DOCUMENTARIO.
- IL DOCUMENTARIO SI INSERISCE IN UN PROGETTO DI ARCHIVIO DELLE MEMORIE MIGRANTI CHE DAL 2006 L'ASSOCIAZIONE ASINITAS ONLUS, CENTRI DI EDUCAZIONE E CURA CON I MIGRANTI (WWW.ASINITAS.NET) STA SVILUPPANDO A ROMA IN COLLABORAZIONE CON ZALAB (WWW.ZALAB.ORG), GRUPPO DI AUTORI VIDEO SPECIALIZZATI IN VIDEO PARTECIPATIVO E DOCUMENTARIO SOCIALE E CON AAMOD - ARCHIVIO AUDIOVISO MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO.
CRITICA
"Il documentario che difficilmente vedremo. Peccato perchè chi ha potuto farlo ne è rimasto entusiasta." (Giovanni Maria Bellu, 'L'Unità')
"Noi tutti conosciamo le immagini che da anni provengono da Lampedusa: profughi stremati stipati in barche fatiscenti, facce provate da paura, fatica e sofferenza, cadaveri galleggianti nel mare. Ma finora nessuna immagine ci ha raccontato le brutalità, le vessazioni, le violenze e le umiliazioni subite da migliaia di migranti arrivati in Europa. È qui che subentra "Come un uomo sulla terra", un documentario semplice, crudo ed efficace, girato con un piccolo budget di l5mila euro. È lo studente etiope Dag Yimer a rievocare la sua fuga tra Sudan e Libia, raccontando le violenze e le ingiustizie subite. Arrivato a Roma ha voluto raccogliere con la telecamera i racconti di una decina di connazionali, conosciuti nella scuola di italiano dell'associazione Asinitas onlus. Racconti che aprono squarci impressionanti sull'inferno vissuto dai profughi: gli abusi quotidiani della polizia libica, i trasporti in container soffocanti nella prigione di Kufah, gli stupri, le violenze gratuite, la disperazione. Un documento trasmesso il 9 luglio da RaiTre che apre gli occhi su una realtà vergognosa ignorata dai mezzi di informazione." (Gerhard Mumelter, del quotidiano austriaco "Der Standard", riportato da "Internazionale", 10 luglio 2009).