TRAMA BREVE
Nell'Irlanda degli anni '20, una duplice tragedia sconvolge la vita di Harry. Il figlio Patrick muore infatti nella guerra civile e di lì a poco anche la moglie Annie. Nonostante questo, per un breve periodo la vita continua nella piccola casa di Skillet con l'altro figlio Gus. Harry, però, poco a poco si deprime. Così un giorno si affaccia nella sua mente una strana idea. Perché non trovarsi un nemico? Dopo molte riflessioni la sua scelta cade su George, l'uomo più potente del villaggio. Distruggerlo diventa la sua ossessione.
TRAMA LUNGA
Skillet, Irlanda 1924. Harry Maloney, uomo rustico e istintivo, è tormentato da un incubo ricorrente nel quale si vede trasformato in albero, pronto per essere abbattuto e trasformato in bare. Harry vive con il figlio Gus, un ragazzo che secondo il padre non combinerà mai niente di buono e intanto è ascoltatore forzato dei sempre più assurdi monologhi nei quali il genitore racconta di folli complotti. Vittima designata di questi 'piani' è George, proprietario del pub e di molte altre cose in paese. Harry in realtà ha deciso di trasformare in nemico personale l'uomo più influente della zona. Quando nasce il figlio di George, si fa festa e in quella occasione Gus conosce Eileen, cameriera, e se ne innamora. George ha la tutela di Eileen e finisce per dare il consenso al matrimonio. I due sposi vivono in casa con Harry. Qualche tempo dopo George comincia ad insidiare Eileen, Harry lo dice al figlio, e in breve tutti lo sanno. Harry suggerisce ad Eileen di uccidersi, ma lei irritata si allontana, Avendo sorpreso un'altra volta gli amanti, Harry prende il fucile per eliminare George: in realtà finisce per uccidere il suo cane. La vendetta di George è immediata: porta via il tetto alla casa di Harry. George ora vorrebbe godersi il trionfo, ma ha fatto i conti senza qualcuno: la cameriera di casa, anch'essa a lungo tenuta a freno, gli spara e lo uccide. Quando vede George morto, Harry gli dice che non è finita, che lo aspetta per inseguirlo ancora. Gus e Eileen vanno in America. Harry osserva le proprie mani. Arrivano i fotografi e immortalano l'albero sotto il quale c'è Harry.
SCHEDA FILM
Regia: Goran Paskaljevic
Attori: Colm Meaney - Harry, Adrian Dunbar - George, Cillian Murphy - Gus, Kerry Condon - Eileen, Pat Laffan - Padre O'Connor, Gail Fitzpatrick - Margaret, Maighread Ni Chonghaile - Maeve, Des Braiden - Padre Di George, Denis Clohessy - Tim, Sean Clohessy - Sean, Laurie Morton - Daisy, Gladys Sheehan - Maisie, Joseph M. Kelly - Fotografo, Brendan Morrissey - Assistente Del Fotografo, Helen Norton - Rosie, Joe Hanley - Arthur, Tim McDonnell - Martin, Sean Colgan - Liam, Valter D'Angeli - Robert, Mauro Giuliani - Stephan
Soggetto: Yang Zhengguang
Sceneggiatura: Goran Paskaljevic, Christine Gentet, Stephen Walsh
Fotografia: Milan Spasic
Musiche: Stefano Arnaldi
Montaggio: Petar Putnikovic
Scenografia: Lesley Oakley
Costumi: Carol Betera
Altri titoli:
Bitter Harvest
Mon cher ennemi
Il sogno di Harry
Durata: 99
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1,85); DOLBY SR
Tratto da: Liberamente tratto dal racconto "Lao Dan" di Zhengguang Yang
Produzione: CATTLEYA, PARADOX PICTURES LIMITED, FILM AND GENERAL PRODUCTIONS LIMITED, ISTITUTO LUCE, BAVARIA INTERNATIONAL FILM, TELE+
Distribuzione: ISTITUTO LUCE
Data uscita: 2002-03-01
NOTE
PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 58^ MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (2001)
CRITICA
"La forza del film va cercata nella prova fornita dagli attori, in particolare da Colm Meaney". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 8 settembre 2001)
"Il film ha una sua indubbia dignità; ma, da un lato, sembra un cortometraggio gonfiato fino alle misure di un lungo, dall'altro fa intravedere un gap culturale che gli nuoce. E' come se Paskaljevic trapiantasse senza mediazioni la sua cultura slava (in origine, doveva girare in Serbia) in un contesto che non gli appartiene travestendo 'caratteri' slavi da irlandesi con uno strano effetto di spaesamento". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 8 settembre 2001)
"Bizzarro e originale, il film si configura come una variante senza sole né allegria di 'Un uomo tranquillo' di John Ford, con un protagonista afflitto da uno strano incubo: quello di trasformarsi in un albero, venir segato e utilizzato per confezionare tante casse da morto". (Tullio Kezich, 'Corriere della sera', 8 settembre 2001)