Da un lato Andy, giornalista di un periodico femminile, stimolata dai pianti di una collega 'mollata' dal fidanzato, si dice pronta a trovare un uomo, sedurlo e poi lasciarlo entro dieci giorni: e a scrivere tutto in una serie di articoli, che la direttrice Lena approva immediatamente. Dall'altro Benjamin, pubblicitario, convinto di essere stato defraudato di una sua idea, chiede che gli venga assegnata di nuovo la presentazione di una campagna per i gioielli: in cambio dimostrerà che in dieci giorni è in grado di trovare una donna, affascinarla e farla dichiarare innamorata di lui. Andy e Benjamin fanno conoscenza, naturalmente senza sapere niente l'uno dei propositi dell'altra. Così si frequentano con sempre maggiore assiduità, fin quando lei comincia ad essere sempre presente, anche non richiesta, e non gli fa vedere la partita di basket, interrompe il poker con gli amici, riempie la casa di lui con orsacchiotti, coperte, spazzolini tutto di colore rosa. Lui vorrebbe liberarsene ma non può. E allora la porta a conoscere genitori e famiglia. Qui Andy viene ben accolta, e subito dopo i due, quasi all'improvviso, si scambiano un bacio. Inutilmente Andy chiede alla direttrice di non scrivere più il pezzo. I dieci giorni finiscono. Alla presentazione della collezione di gioielli, Andy e Benjamin si ritrovano. E' il momento in cui le verità vengono a galla. Saputo dei reciproci inganni, i due litigano furiosamente e si lasciano. Più avanti, Benjamin legge sulla rivista l'articolo scritto da Andy: una specie di ammissione di innamoramento. Allora la raggiunge mentre si sta recando all'aeroporto. Fermato il taxi, Andy e Benjiamin si parlano, si spiegano e si baciano con forza e convinzione.
SCHEDA FILM
Regia: Donald Petrie
Attori: Kate Hudson - Andie Anderson, Matthew McConaughey - Benjamin Barry, Adam Goldberg - Tony, Michael Michele - Spears, Shalom Harlow - Green, Bebe Neuwirth - Lana, Robert Klein - Phillip Warren, Kathryn Hahn - Michelle, Annie Parisse - Jeannie, David Macniven, Thomas Lennon - Thayer, Bill Kotsatos, Justin Peroff
Soggetto: Michele Alexander, Jeannie Long
Sceneggiatura: Kristen Buckley, Brian Regan, Ellen Simon, Burr Steers
Fotografia: John Bailey
Musiche: Dana Millman-Dufine
Montaggio: Debra Neil-Fisher
Scenografia: Thérèse DePrez
Costumi: Karen Patch
Altri titoli:
COME FARSI LASCIARE IN DIECI GIORNI
HOW TO LOSE A GUY
Durata: 116
Colore: C
Genere: SENTIMENTALE COMMEDIA
Tratto da: LIBRO DI MICHELLE ALEXANDER E JEANNIE LONG
Produzione: LYNDA OBST PRODUCTIONS, ROBERT EVANS COMPANY
Distribuzione: UIP
Data uscita: 2003-04-24
CRITICA
" 'Come farsi lasciare in 10 giorni' di Donald Petrie è altamente improbabile, sopra le righe e poco plausibile come ogni commedia sentimentale che si rispetti. La Hudson e McConaughey sono affiatati, belli e molto bravi. Esilaranti i tentativi di lei di farsi detestare: lo porta a un concerto di Céline Dion al posto di una finale di basket Nba dal vivo, gli interrompe una partita di poker tra amici facendo urinare il suo cane sul tappeto verde e, ciliegina sulla torta, battezza il suo organo sessuale prima Krull, Re dei Guerrieri, poi Principessa Sofia. Charme, bisticci e litigio finale che può rovinare tutto. Ma quando hai il sorriso di Kate Hudson, farsi lasciare da un uomo non è difficile. E' impossibile". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 25 aprile 2003)
"Una di quelle commedie dal peso specifico zero che contano non tanto sul valore intrinseco, quanto sulla chance di innescare un 'caso' da rotocalchi; una specie di gioco di società progettato a tavolino. (...) Quanto al livello della messa in scena, 'Come farsi lasciare in 10 giorni' potrebbe essere il pilota di una serie televisiva da programmare prima dei Tg. Più che un aggiornamento del repertorio di guerra tra i sessi, una commediola che aspira a diventare modaiola; genere 'Il diario di Bridget Jones', ma con meno brio e senza il supporto di attori adeguati. A questo punto, anche il film tratto da 'Cluedo' diventa un bel ricordo". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica, 26 aprile 2003)
"C'è, nella satira superficiale di 'Come farsi lasciare in 10 giorni', un tocco di lieve razzismo sessuale che esaspera le caratteristiche di maschietti che giocano a poker e delle femminucce che spettegolano, telefonano, carezzano, regalano pelouches e cagnetti fino a rendersi odiose. Il film, ispirato a un manuale, finto come uno spot (quello dei diamanti è imbarazzante), si ripete, è prevedibile, non ha battute: in Usa però il successo ha figliato perfino il gioco in scatola tipo gioco dell'oca del cuore". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 26 aprile 2003)
"Inutile dire che il pretesto è tirato per i capelli, tanto è vero che il regista Donald Petrie per mandare avanti la storia deve ricorrere a sovrapposizioni e divagazioni. Ovviamente, e lo si prevede sin dalle prime schermaglie, i due protagonisti si innamorano davvero con le complicazioni del caso. Ebbene, anche se la trama non sta né in cielo né in terra, il film trasuda allegria. I critici Usa, in generale piuttosto severi con 'How to lose a guy in 10 days' che peraltro ha avuto ottima accoglienza di pubblico, hanno deciso unanimi che sono proprio la Hudson e MacConaughey a tenere in piedi la periclitante baracca, incoraggiandoli ad aumentare le cifre già cospicue delle loro future prestazioni di divi in ascesa." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 27 aprile 2003)