Raccà, un industriale del Varesotto, alla vigilia della bancarotta pensa bene di organizzare una truffa in danno di una compagnia di assicurazioni, facendo affondare uno yacht di sua proprietà, ora all'ancora in un porto marocchino per un precedente danneggiamento. Partirà per l'operazione il cognato Zappi, uomo mite e da sempre tremebondo agli ordini del congiunto, recando seco un battellino di salvataggio per sé e per l'uomo destinato ad accompagnarlo, Bigazza, sedicente uomo di mare. I due arrivano in Marocco, hanno una serie di traversie nel deserto, incappano in un capo tribù che sodomizza Bigazza; incontrano un missionario jettatore che gira l'Africa recando sulle spalle un enorme Crocifisso e, finalmente, con l'aiuto di un falso beduino, Mahamed Poggi, si imbarcano sullo Yacht (subito abbandonato, però, dall'equipaggio, appena il missionario si farà vedere sulla riva). Affondatosi lo yacht prima del previsto ben lontani dalle Canarie, Bigazza e Zappi torturati dalla sete e dalla fame e bruciati dal sole sul battellino, saranno cercati invano, mentre il disonesto Raccà con la giovane Crista, nipote di Bigazza a bordo di un potente motoscafo di altura, dopo averli avvistati, volta cinicamente la prua in direzione opposta.
SCHEDA FILM
Regia: Flavio Mogherini
Attori: Lino Banfi - Bigazza, Flavio Bucci - Missionario, Alessandro Haber - Mahamed Poggi, Gastone Moschin - Racca', Brigitta Boccoli - Crista, Paolo Villaggio - Zappi
Soggetto: Flavio Mogherini
Sceneggiatura: Flavio Mogherini, Alessandro Bencivenni, Domenico Saverni
Fotografia: Carlo Carlini
Musiche: Lanfranco Perini
Montaggio: Adriano Tagliavia
Durata: 97
Colore: C
Genere: COMICO
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: SCENA FILM PRODUCTION RETE ITALIA
Distribuzione: MEDUSA DISTRIBUZIONE (1987) - VIDEOGRAM
CRITICA
Nonostante la presenza di attori popolari, ebbe poco successo di pubblico e lasciò la critica piuttosto indifferente. Tempi troppo dilatati in una presunta satira del film d'avventura. Tra gli interpreti spicca Villaggio. (Laura e Morando Morandini, Telesette)
Interpretazione sempre affannosa e ormai fossilizzata nei consueti e fastidosissimi moduli di Paolo Villaggio; poco convinta quella di Lino Banfi; allucinata quella di Flavio Bucci. (Segnalazioni Cinematografiche)