Susan Wheeler è medico chirurgo presso il moderno Boston Memorial Hospital come il dottor Mark Bellows che con lei convive quando la stanchezza non li porta a delle rotture di breve durata. Un giorno, mentre viene sottoposta a raschiamento, Nancy Freenly, 28enne amica di Susan, cade in coma profondo e dopo qualche giorno muore. Susan, poco convinta delle spiegazioni offerte dal gruppo degli anestesisti, inizia delle indagini che lentamente le rivelano essere una dozzina i casi analoghi, tutti legati alla camera operatoria N. 8 e tutti conclusi con il trasferimento di presunti "comatosi" al Jefferson Institute. L'operaio Kelly, reo di avere indicato alla dottoressa la chiave della congiura, viene ucciso. Susan, inizialmente osteggiata da Mark, subisce numerose aggressioni e, penetrata nel Jefferson Institute, si rende conto che le vittime sono provocate criminalmente per un traffico internazionale di organi umani.
SCHEDA FILM
Regia: Michael Crichton
Attori: Geneviève Bujold - Dott.ssa Susan Wheeler, Michael Douglas - Dott. Mark Bellows, Elizabeth Ashley - Sig.ra Emerson, Rip Torn - Dott. George, Richard Widmark - Dott. Harris, Lois Chiles - Nancy Greenly, Hari Rhodes - Dott. Morelind, Alan Haufrect - Dott. Marcus, Frank Downing - Kelly, Richard Doyle - Jim, Lance Le Gault - Vince, Gary Barton - Tecnico dei Computer, Betty McGuire - Infermiera
Soggetto: Robin Cook - romanzo
Sceneggiatura: Michael Crichton
Fotografia: Victor J. Kemper
Musiche: Jerry Goldsmith
Montaggio: David Bretherton
Scenografia: Albert Brenner
Arredamento: Rick Simpson
Effetti: Joe Day, Andrew Miller (II) - non accreditato
Altri titoli:
Morts suspectes
Durata: 120
Colore: C
Genere: GIALLO
Specifiche tecniche: PANAFLEX, 35 MM (1:1.85) - METROCOLOR
Tratto da: romanzo "Coma" di Robin Cook (ed. Sonzogno, 1978; Bompiani, coll. I grandi tascabili, 2001)
Produzione: MARTIN ERLICHMAN PER LA MGM
Distribuzione: CIC - MGM HOME ENTERTAINMENT (GLI SCUDI)
CRITICA
"Non è casuale che il regista abbi studiato alla Harvard Medical School; che l'autore del romanzo 'Coma' provenga da sezioni di medicina e chirurgia di Wesleyan e Columbia University; e che il direttore della fotografia abbia in precedenza firmato opere d'ambiente sanitario di Arthur Hiller, Cassavetes, Michael Ritchie e Sidney Lumet. Tutto questo spiega perché il film si avvalga di un realismo accentuato e, a volte, persino sospetto di sadismo; e rende comprensibile come mai il racconto si sviluppi evidenziando soltanto uno dei problemi che sarebbero connessi; quello della corruzione di certi medici-baroni." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 85, 1978)