L'ispettore Lee e il detective Carter sono in vacanza ad Hong Kong, ma si trovano immediatamente coinvolti in un caso molto scottante: l'uccisione di due poliziotti americani che indagavano sulla produzione e il traffico di banconote false. La storia si complica quando i due scoprono il complotto tra Steven Reign, un boss della malavita e Ricky Tan, ex poliziotto implicato nella morte del padre di Lee. Mentre le autorità di Hong Kong e quelle americane sono ancora in conflitto per la giurisdizione del caso, Lee e Carter si lanciano all'inseguimento di Tan portando lo scompiglio in numerosi locali di Hong Kong.
SCHEDA FILM
Regia: Brett Ratner
Attori: Jackie Chan - Ispettore Capo Lee, Chris Tucker - Detective James Carter, John Lone - Ricky Tan, Zhang Ziyi - Hu Li, Roselyn Sanchez - Isabella Molina, Alan King - Steven Reign, Harris Yulin - Agente Sterling, Don Cheadle - Kenny, Lisa Lo Cicero - Receptionist, Kenneth Tsang - Capitano Chin, Audrey Quock - Moglie di Kenny, Ernie Reyes Jr. - Zing, Joel McKinnon Miller - Tex, Maggie Q - Ragazza in auto
Soggetto: Ross LaManna - personaggi, Jeff Nathanson
Sceneggiatura: Jeff Nathanson
Fotografia: Matthew F. Leonetti
Musiche: Lalo Schifrin
Montaggio: Robert K. Lambert, Mark Helfrich
Scenografia: Terence Marsh
Arredamento: Lance Lombardo, Rick Simpson
Costumi: Rita Ryack
Effetti: Cinesite (Hollywood)
Durata: 90
Colore: C
Genere: AZIONE COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANAVISION MILLENNIUM CAMERA, 35 MM (1:2.35) - DE LUXE
Tratto da: personaggi creati da Ross LaManna
Produzione: NEW LINE CINEMA, SPYGLASS ENTERTAINMENT, ROGER BIRNBAUM PRODUCTIONS
Distribuzione: EAGLE PICTURES (2002)
NOTE
- REVISIONE MINISTERO MARZO/APRILE 2002.
CRITICA
"Il cinema della diaspora hongkonghese continua a scorrere in mille rivoli verso l'accogliente alveo hollywoodiano, ma chi ha amato il Jackie Chan prima maniera rimarrà probabilmente deluso ancora una volta, anche se questo secondo capitolo di 'Rush Hour' mostra una maggiore compattezza nella sceneggiatura e un ritmo decisamente superiore rispetto al primo. Azione, combattimenti di kung fu, battute fulminanti, belle donne e il consueto melting pot linguistico che ricorda tanto quello dei Monty Python, hanno trovato un giusto punto di mescolamento, garantendo al film un incasso da sballo al box office statunitense. Anche il cast di contorno non è male". (Fabrizio Liberti, 'Film Tv', 28 aprile 2002)