La vicenda del film è imperniata sul rapporto di Emilio, un ragazzo quindicenne intelligente e sensibile, con suo padre Dario, professore all'Università di Milano. Al tema dei rapporti personali si intreccia quello drammatico del terrorismo italiano. Durante una loro visita alla nonna nella sua casa di campagna arriva una giovane coppia, Giulia e Sandro, che è allievo di Dario all'Università. Il padre, a contatto con i giovani, diviene allegro e brillante: Emilio, al contrario, silenzioso e schivo, li osserva e li fotografa. Lei appare intensa ed enigmatica, lui aggressivo ed inquieto. Qualche sera dopo, a Milano, Emilio è testimone di una scena sconvolgente: dopo un attentato dei terroristi ai carabinieri, un terrorista è rimasto a terra ucciso: ed è proprio Sandro, l'allievo di suo padre. Emilio torna a casa e senza dire nulla ai familiari (il padre è assente e la sorella e la madre gli appaiono estranee e lontane) riprende le fotografie scattate qualche giorno prima in campagna e, dopo averle osservate a lungo, segue l'impulso di riferire ai carabinieri quanto sa sull'argomento. A questo punto avviene la prima frattura tra il padre ed il figlio. Dario rimprovera ad Emilio il suo gesto che, dice, è solo un'inutile perdita di tempo. L'episodio sembra chiuso ma un giorno Emilio vede per strada Giulia, che la Polizia ricerca, e la segue fino ad un casermone periferico dove lei si nasconde. Ne parla al padre insistendo puntigliosamente perché Giulia, se innocente, si costituisca, ma Dario, ancora una volta, risponde in modo evasivo e lo esorta a dimenticare. Emilio, ormai tormentato da sospetti sempre più angosciosi, segue ancora Giulia e la fotografa mentre incontra suo padre. Ormai Emilio si sente completamente solo. La madre sembra vivere in un suo mondo particolare e non vede e non sente nulla (stupida, sei una stupida - le mormora il figlio mentre lei ha alle orecchie la cuffia di un dittafono). Emilio scappa di casa, scappa da suo padre. E, quando i due si ritroveranno, la situazione precipita in una irrimediabile conflittualità. L'indomani Dario va a casa di Giulia a portarle un biglietto ferroviario per la fuga, ma sono arrestati dai carabinieri e portati via. Emilio osserva la scena dalla strada: la sua intransigenza morale, il suo amore per l'ordine l'ha mutato in un delatore, che, vincendo il sentimento, ha colpito al cuore.
SCHEDA FILM
Regia: Gianni Amelio
Attori: Jean-Louis Trintignant - Dario, Laura Morante - Giulia, Sonia Gessner - Madre di Emilio, Laura Nucci - Madre di Dario, Vanni Corbellini - Sandro Ferrari, Fausto Rossi - Emilio, Vera Rossi, Matteo Cerami
Soggetto: Vincenzo Cerami, Gianni Amelio
Sceneggiatura: Gianni Amelio, Vincenzo Cerami
Fotografia: Tonino Nardi, Roberto Brega - operatore, Giuseppe Di Biase - operatore
Musiche: Franco Piersanti, Nicola Piovani
Montaggio: Anna Napoli
Scenografia: Marco Dentici
Costumi: Lina Nerli Taviani
Altri titoli: Blow to the Heart. Shoot for the Heart
Durata: 108
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: PANORAMICO A COLORI
Produzione: ENZO PORCELLI PER ANTEA CINEMATOGRAFICA, RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Distribuzione: GAUMONT (1983) - FONIT CETRA VIDEO - GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE
NOTE
- ESTERNI GIRATI A BERGAMO. - TRINTIGNANT E' DOPPIATO DA LUIGI LA MONICA. - DAVID DI DONATELLO 1983 PER IL MIGLIORE ATTORE ESORDIENTE A FAUSTO ROSSI.
CRITICA
"(...)"Colpire al cuore" vale per le riflessioni che suggerisce, ma si apprezza soprattutto per lo stile. (...) Ripetendo in qualche modo "Il piccolo Archimede" il film gira il coltello nella piaga dell'impossibilità di essere padri e figli. Amelio ne è tanTo convinto che non sa e non vuole essere obiettivo. Il film non sta tutto dallA parte del padre: e non solo perchè Trintignant, al meglio delle sue possibilità di attore introspettivo e trepido, predomina sul ragazzo." (Tullio Kezich, "la Repubblica", 1 aprile 1983)