Gabriele Brunelli, imprenditore tessile di successo, sta per concludere un affare molto importante con la Mongolia e ha bisogno di un interprete. Brunelli è terribilmente superstizioso ed è terrorizzato dai porta iella, ma è ignaro che il giovane e bravo traduttore che ha appena assunto è Bernardo Fossa: uno dei più grandi porta sfiga che la storia conosca. L'arrivo in azienda di Bernardo, infatti, non potrebbe essere più disastroso, con una serie di surreali e rocamboleschi incidenti a catena. Fino ad un insperato colpo di fortuna che frutterà il colpo di una vita...
Felice insegna danza in una lussuosa casa di riposo, ma in passato è stato ballerino di prima fila niente meno che nel corpo di ballo di Raffaella Carrà. Sposato e padre di quattro figli, per Felice le difficoltà economiche non mancano. Ad aggravare la sua difficile situazione arriva una imprevista eredità: un fratello a sorpresa, Walter, uomo pieno di manie, pazzie e fissazioni assurde. La convivenza tra i due non è affatto facile, fino a quando la fortuna decide di metterci lo zampino...
Mario e Piero sono due genovesi che lavorano al porto di Napoli per una compagnia di crociere, ma sognano di avere una barca tutta loro. Un giorno, per seguire Barbara, la ragazza di cui Piero è innamoratissimo e che è stata mandata a lavorare in una ricevitoria del Superenalotto, questi convince l'amico e collega Mario a giocare un biglietto insieme. Il biglietto risulta vincente, ma a causa delle pene d'amore, Piero ha passato una notte brava di cui non ricorda più nulla e in cui ha perso la giacca che custodiva il prezioso tagliando. Per Piero e Mario inizierà così una lunga caccia al tesoro in giro per la città in cui vivranno situazioni incredibili, tra cui un 'incontro-scontro' con alcuni calciatori del Napoli...
SCHEDA FILM
Regia: Neri Parenti
Attori: Christian De Sica - Gabriele Brunelli, Lillo - Felice Mammola, Greg - Walter Biffi, Luca Bizzarri - Mario, Paolo Kessisoglu - Piero, Francesco Mandelli - Bernardo Fossa, Barbara Folchitto
Soggetto: Neri Parenti, Domenico Saverni, Alessandro Bencivenni, Volfango de Biasi
Sceneggiatura: Neri Parenti, Domenico Saverni, Alessandro Bencivenni, Volfango de Biasi
Fotografia: Tani Canevari
Musiche: Greg , Attilio Di Giovanni
Montaggio: Claudio Di Mauro
Scenografia: Giuliano Pannuti
Costumi: Tatiana Romanoff
Durata: 97
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: AURELIO E LUIGI DE LAURENTIIS PER FILMAURO
Distribuzione: FILMAURO
Data uscita: 2013-12-19
TRAILER
CRITICA
"Che un uomo simpatico, spiritoso come Neri Parenti si trasformi in un regista inerte, svogliato come quello dell'ultimo cinepanettone De Laurentiis, è un mistero. Ci si lascia senza un grammo di rimpianto: tre episodi uno peggio dell'altro, tutto prevedibile, con battute di terza età e citazioni imbarazzanti. Attori incastrati invano a coppie per tamponare il nulla: Luca e Paolo, De Sica e Mandelli, Lillo e Greg già decotti." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 19 dicembre 2013)
"Non ha il garbo spensierato ma con qualche spruzzatina di pensiero del film di Pieraccioni, ma neanche l'indisponente pretesa di fare 'commedia impegnata' penosamente naufragata del film di Brizzi. 'Colpi di fortuna' dell'intramontabile Neri Parenti è quello che è, un film comico a tre episodi ciascuno dominato da un mattatore navigato (Christian De Sica) o da una coppia di mattatori un po' più freschi (Luca e Paolo, Lillo e Greg). Tema la fortuna e specularmente la sfiga. Christian esibisce il suo talvolta irresistibile repertorio (a un terrificante menagramo che dice di aver viaggiato in America ma non in aereo: «Che ce sei andato, cor Titanic?»). Scoloriti e zero divertenti Luca e Paolo all'inseguimento di una ricevuta vincente del Lotto che non si trova più. Più personalità comica, venata di malinconia, Lillo e Greg; ma l'episodio si regge sugli spilli. Si lascia notare una certa inversione editoriale del patron De Laurentiis e della sua squadra natalizia. Niente parolacce, niente risatacce, addirittura un occhio alla commedia sofisticata. Da vedere quanto il loro pubblico risponda. " (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 19 dicembre 2013)
"Lo scorso anno erano i 'Colpi di fulmine', questo Natale sono i 'Colpi di fortuna': quello che è certo è che il tradizionale Cinepanettone è diventato un presepe italiano popolato di personaggi bizzarri e casinisti, ma non più infami e cinici. (...) L'episodio più riuscito è quello di Lillo e Greg, ben assecondati da Neri Parenti nel registro lunare/surreale a loro congeniale." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 19 dicembre 2013)
"Primo episodio. (...) Giudizio: la vis comica di Luca e (San) Paolo è nulla. Secondo episodio (...). Giudizio: un po' di sana volgarità, Christian non vuole mollare il cinepanettone, ma s'è chiusa un'epoca e si apre lo sbadiglio. Terzo episodio (...). Giudizio: la chimica tra Lillo & Greg funziona, ma senza troppe lodi - e gli effetti speciali sono inguardabili. Giudizio finale: nostalgia canaglia di frizzi, turpiloqui e peti, più che 'Colpi di fortuna' avremmo preferito una botta di culo." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 19 dicembre 2013)
"Piacerà a non pochi che ormai per i panettoni della Filmauro amano la reazione di rigetto e ora stan prendendo in simpatia i panettoncini cucinati da De Laurentiis nei ritagli di tempo lasciatigli dal Napoli. Niente di straordinario, però ben scritti, mai volgari, puntuali nei colpi di scena." (Giorgio Carbone, 'Libero', 19 dicembre 2013)
"Desolante commedia pseudocomica, il più indigeribile cinepanettone nella lunga carriera del solitamente spiritoso e immancabilmente sottovalutato pasticciere natalizio Neri Parenti. Una storiella a tre scomparti, sceneggiata dallo stesso regista con altri tre complici particolarmente giù di vena, dove non si ride quasi mai e si fatica a trovare l'episodio meno avvilente, tra evidenti marchette pubblicitarie. (...) Nel primo episodio il produttore De Laurentiis schiera in campo l'intera squadra del suo Napoli, con la cresta di Marek Hamsik in bella (si fa per dire) vista, forse per stuzzicare l'interesse di qualche tifoso cinematografaro. Nel secondo viene incautamente riesumata un'antica farsa di Peppino De Filippo, con l'aggiunta di pierineschi giochi di parole (...) e il pretesto del «solito idiota» Francesco Mandelli, che non riesce a pronunciare la esse. In compenso sullo schermo si materializza una sola (monumentale) cacca, contro le due (più ridotte) del primo siparietto. Molto gradita, quindi, nella terza fetta, dove si presta a un'inutile comparsata la gloriosa Raffaella Carrà, la quasi miracolosa assenza di escrementi. Buon appetito." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 19 dicembre 2013)