Città amara

Fat City

USA 1972
A Stockton, piccola città della California, la popolazione vive in condizioni miserabili ed è composta per la maggior parte di neri e messicani. Nella palestra di pugilato, luogo di aggregazione per eccellenza, si incontrano due giovani. Billy, ventinovenne, vive nei ricordi delle sue vittorie passate e di una sconfitta che non ha mai accettato; mentre Ernie, molto più giovane, crede di avere davanti a sé una splendida carriera, ma due o tre combattimenti disastrosi basteranno a distruggere i suoi sogni. Infatti entrambi si trovano ben presto uniti dalla stessa condizione di falliti e, malgrado i loro sentimenti di orgoglio e di speranza, ne sono entrambi perfettamente coscienti. Mentre Ernie si trova quasi obbligato a sposare un'amica, Billy va a vivere con un'alcolizzata, compagna di un uomo di colore che, una volta uscito di prigione, farà valere i suoi diritti.
SCHEDA FILM

Regia: John Huston

Attori: Stacy Keach - Tully, Jeff Bridges - Ernie Munger, Susan Tyrrell - Oma, Candy Clark - Faye, Nicholas Colasanto - Ruben, Art Aragon - Babe, Curtis Cokes - Earl, Sixto Rodriguez - Lucero, Billy Walker - Wes, Wayne Mahan - Bufford, Ruben Navarro - Fuentes

Soggetto: Leonard Gardner - romanzo

Sceneggiatura: Leonard Gardner

Fotografia: Conrad L. Hall

Montaggio: Walter Thompson, Margaret Booth - supervisione

Scenografia: Richard Sylbert

Arredamento: Morris Hoffman

Costumi: Dorothy Jeakins

Effetti: Paul Stewart (II)

Durata: 96

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85), PANAVISION, TECHNICOLOR

Tratto da: romanzo "Fat City" di Leonard Gardner

Produzione: ARDEN RAY STARK PER RASTAR PICTURES, COLUMBIA PICTURES CORPORATION

Distribuzione: ARDEN COLUMBIA - GOLDEN VIDEO, COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO

NOTE
- GIRATO A STOCKTON, CALIFORNIA, CITTA' NATALE DI LEONARD GARDNER, AUTORE DEL ROMANZO E SCENEGGIATORE DEL FILM.
CRITICA
"E' la descrizione delle difficoltà della carriera pugilistica, del drammatico e tragico destino dei mediocri, tra un insuccesso e l'altro. Il disegno accurato degli ambienti e dei personaggi (resi con perfezione dagli interpreti principali), la scelta dei toni, il realismo temperato di tutto il quadro, sono qualità che pongono il lavoro tra i più pregevoli dei numerosi dedicati all'ambiente pugilistico. Il film, immerso in un clima pessimista ma non privo di slanci lirici, è una dolorosa meditazione sulla tragedia dell'uomo che non riesce a realizzare un proprio ideale che si trova a servire senza contropartita. La meditazione, assai lucida e istruttiva, comprende anche un toccante quadro degli amori tragici di questi personaggi". ('Segnalazioni cinematografiche', vol 76, 1974)